Costo degli eventi alassini, scontro Melgrati-Casella. Il sindaco lo querela, il consigliere: “Il mio un intervento esclusivamente politico”
- Postato il 25 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Alassio. La querelle relativa alla stagione degli eventi turistico-culturali alassina potrebbe presto spostarsi dall’aula del consiglio comunale al tribunale di Savona. Le recenti polemiche, infatti, hanno spinto il sindaco di Alassio, Marco Melgrati (Forza Italia), a presentare una querela contro Jan Casella (Avs)
Nell’ultimo consiglio comunale, il consigliere di minoranza aveva criticato aspramente i costi elevati e il presunto “scarso successo” di alcuni eventi, in particolare la manifestazione “Flauer”.
Ma secondo il sindaco, già in sede di consiglio, le critiche di Casella avrebbero “travalicato il confronto politico, diventando un attacco personale e infondato”. Per questo motivo, è partita la querela da parte del primo cittadino Melgrati.
Di tutt’altro avviso è ovviamente Casella, che in merito alla vicenda ha dichiarato: “Ho piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, che faranno chiarezza su questa vicenda. Il mio intervento è stato esclusivamente politico, senza alcuna rilevanza penale”.
E ha poi rincarato la dose, ribadendo il suo ruolo di capogruppo di minoranza: “Ci tengo a ribadire quanto detto in consiglio comunale: ad Alassio si spendono troppi soldi pubblici per manifestazioni che hanno una ricaduta minima sulle attività economiche, anche perché manca la giusta concertazione con le categorie”.
“Conoscendo bene la mole di lavoro gestita dagli uffici giudiziari, non ho mai ricorso alla denuncia come pratica politica, neppure quando Melgrati, appena venti giorni fa, mi accusava di ‘vergognosa disonestà intellettuale’. I tribunali italiani hanno altre priorità e, sinceramente, credo che i cittadini siano in grado di capire da soli chi abbia ragione”.
Casella ha concluso con una chiara presa di posizione: “Se invece il sindaco Melgrati pensa di colpire me per mettere a tacere gli alassini, si sbaglia di grosso: il malcontento in città è dilagante e i cittadini sono stufi di questo sistema di potere. Difendo i diritti degli alassini in consiglio comunale dal 2011 e, da quando sono diventato consigliere regionale, ho l’onore di rappresentare tutti i liguri”.