Crack nel centro storico, Salis: “Siamo oltre l’emergenza, il governo deve fare la sua parte”

  • Postato il 30 settembre 2025
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  • Di Genova24
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Genova. “Siamo oltre l’emergenza, e non parliamo solo di sicurezza ma anche di un problema sanitario fortissimo che include spaccio e tossicodipendenza in un contesto di forte degrado, il punto è che il Comune ha competenze limitate, il governo deve fare la sua parte, il ministero dell’Interno delle vigilare e trovare soluzioni”. Così la sindaca di Genova Silvia Salis sulle problematiche legate allo spaccio e consumo di crack e altre sostanze nel centro storico.

Questa mattina la sindaca ha effettuato con la giunta un sopralluogo al “drop in” di vico della Croce Bianca, nella zona cosiddetta del Ghetto. Il drop in è un presidio di assistenza a persone in condizioni di forte disagio dove la onlus Afet, nata negli anni Ottanta per seguire chi ha problemi di tossicodipendenza, oggi gesisce una pluralità di servizi in collaborazione con la pubblica amministrazione.

Il centro di vico Croce Bianca è aperto per la consegna di pacchi alimentari, visite mediche, docce e ristoro, consulenza legale o anche solo come punto di riferimento per senza fissa dimora, persone in stato di povertà, e anche persone dipendenti da alcol e droghe. Dallo scorso anno, in nome di una sperimentazione, è aperto fino all’una di notte ma questo, secondo alcuni residenti, ha portato a una concentrazione di disagio ulteriore in una zona già a rischio.

“La nostra polizia locale sta facendo di tutto e di più – continua Salis – sta andando anche oltre la propria competenza perché spesso si trova a gestire problemi sanitari. Serve un comitato straordinario per l’ordine della sicurezza per prendere atto della situazione e stabilire un piano emergenziale che è necessario. Inoltre va coinvolto tutto il territorio, le associazioni, e vanno ascoltate quelle che sono le esigenze quotidiane. Lo stiamo già facendo ma bisogna fare di più”.

Poi la prima cittadina si rivolge al governo: “Lo voglio dire chiaramente, il Comune ha competenza limitata. Si parla tanto di Milano insicura, Torino insicura, Roma insicura, Genova insicura, come se la sicurezza fosse competenza dei sindaci, invece è un tema nazionale e internazionale che va gestito con serietà. Se si pensa che noi da inizio anno abbiamo accolto 400 minori non accompagnati, che solo stanotte ne sono emersi altri nove, ciò può dare l’idea di quella che è l’entità di questo tema. Deve aiutarci il governo, deve aiutarci il ministro Piantedosi”.

Sul fronte dell’emergenza crack nel centro storico il Comune di Genova oggi dispone di 85 unità di polizia locale sul territorio, ma la sindaca chiede un aiuto alla Regione Liguria “dal punto di vista sanitario perché, ripeto, c’è un tema di tossicodipendenza, e il problema non riguarda solo il centro storico”.

Sui problemi specifici legati al drop in di vico Della Croce Bianca, l’amministrazione – ha spiegato Salis – sta pensando a una riorganizzazione. “Non abbiamo chiaramente ancora un una struttura da presentarvi, ma è al centro del dell’attenzione dell’assessora Lodi e della giunta per quello che riguarda questa zona”.

Autore
Genova24

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