Cremonese: Vardy, l'emozione per la maglia di Vialli, il retroscena su Ranieri e l'ultima scommessa
- Postato il 10 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Nei giorni scorsi la Cremonese aveva acceso l’entusiasmo dei tifosi con un video spettacolare, con Jamie Vardy protagonista al Museo del Violino, accanto alle creazioni di Antonio Stradivari. Da quel connubio suggestivo è nato il soprannome “StradiVardy”. Oggi è arrivato il momento dell’abbraccio ufficiale, con la presentazione ufficiale dell’attaccante nella suggestiva cornice dell’Auditorium Giovanni Arvedi. Dopo aver scritto la storia in Premier, l’attaccante è pronto a cominciare una nuova sfida in Serie A con la maglia della Cremonese.
- Vardy: "Ecco perché ho scelto la Cremonese"
- L'attaccante: "Ranieri? Non voglio deluderlo"
- Vardy: "Non si è mai troppo vecchi per imparare"
Vardy: “Ecco perché ho scelto la Cremonese”
Spazio alle parole del ds Simone Giacchetta, che non ha nascosto l’entusiasmo nel presentare quello che a tutti gli effetti è un colpo di mercato storico. Il dirigente ha rimarcato non solo il valore tecnico indiscusso dell’attaccante, ma anche le sue qualità umane. Giacchetta ha poi ribadito le ambizioni del club, sottolineando come la campagna acquisti sia stata costruita su profili motivati e determinati ad affrontare al meglio questa categoria.
Vardy ha parlato delle motivazioni che l’hanno spinto a scegliere la Cremonese: “Ho valutato diversi aspetti, in primis la mia famiglia. Grazie alla tecnologia ho parlato con il mister in videochiamata e guardandolo negli occhi ho percepito la passione. Lavoro duro per farmi trovare pronto ogni volta che ci sarà bisogno”.
Sul parallelismo con l’esperienza al Leicester, l’attaccante ha spiegato: “Dopo aver parlato con Arvedi e Nicola ho capito che l’obiettivo primario è la salvezza, proprio come fu al Leicester. Cercheremo di dare il massimo in ogni partita: nel calcio chiunque può battere chiunque, e ci alleniamo per questo. Per tutta la mia carriera sono stato sottovalutato e ho sempre lavorato duro per smentire chi non credeva in me. Ci sono riuscito. A inizio stagione quasi nessuno pensava nella salvezza della Cremonese, e lottare per ribaltare i pronostici mi ha convinto a venire“.
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L’attaccante: “Ranieri? Non voglio deluderlo”
Sui primi giorni a Cremona e sull’impatto con l’ambiente: “Finora è stato fantastico, la città è stata tutt’altro che tranquilla in questi giorni. Sono anche salito sul Torrazzo. Ho conosciuto molti tifosi, è stato impressionante. La lingua è l’unico problema in questo momento, ma il calcio è una lingua universale“.
Inevitabile una domanda sull’eventuale esordio già contro il Verona: “In estate ho voluto mostrare sui social che mi stavo mantenendo in forma nel miglior modo possibile. Tornare ad allenarmi con la squadra è stato incredibile. Gli allenamenti stanno andando molto bene, mi sento quasi al meglio della condizione fisica, che migliorerà ancora. L’età è solo un numero, ascolto le mie gambe. La decisione per lunedì, però, spetta al mister”.
Successivamente un pensiero alla famiglia e ai figli: “Ovviamente, ho dovuto dire loro che ci saremmo trasferiti all’estero. Sono stati subito molto entusiasti. Arriveranno in un secondo momento per via del visto, ma siamo tutti molto felici per questa nuova esperienza. Finché non verranno a vivere qui, mi tengo in contatto con loro ogni mattina e ogni sera”.
Proseguendo: “Se ho parlato con Ranieri? Non ancora, ma ha sempre speso belle parole per me e non voglio deluderlo. Da piccolo guardavo il campionato italiano in tv, è uno dei migliori al mondo, forse più tecnico della Premier, ma ho giocato sotto la guida di Maresca e so giocare in queste squadre. Il mio idolo italiano è Del Piero“.
Vardy: “Non si è mai troppo vecchi per imparare”
L’attaccante inglese ha poi raccontato di essersi confrontato con chi conosce bene l’Italia: “Sono rimasto in contatto con Maresca, ho parlato con lui tutta l’estate. Ha speso parole bellissime per la città e per la società, e da lì non ho più avuto dubbi”. E riguardo l’emozione di indossare la stessa maglia di Gianluca Vialli, l’ex Leicester ha risposto con grande emozione: “Non sto più nella pelle. Voglio mostrare a tutti perché sono qui, zittire chi dubita di me e dare battaglia insieme ai miei compagni per raggiungere i risultati”.
Infine, entrando negli aspetti tecnici del calcio italiano: “Anche in Inghilterra è abbastanza la costruzione dal basso. L’obiettivo è coinvolgere il portiere per avere un uomo libero, tocca agli avversari organizzare il pressing. Difensori italiani? Come dicevo, ho giocato con lo stile italiano sotto Maresca e molti dicevano che non faceva per me. Poi ho chiuso la stagione con 20 gol. Dunque, non si è mai troppo vecchi per imparare”.