Cripto, grazie a Trump uno speculatore guadagna 160 milioni di dollari

  • Postato il 13 ottobre 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Che il mercato delle criptovalute sia il Far West, tra truffe e operazioni fuorilegge, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti. Ma il fatto che transazioni ai limiti del codice penale (ma forse oltre) vengano realizzate sfruttando informazioni note solo alla Casa Bianca segna un’evoluzione inquietante. Secondo la testata online Coincentral, che ha ripreso un thread su X dell’analista Mlmabc, venerdì scorso, 10 ottobre, un trader di criptovalute ha guadagnato oltre 160 milioni di dollari vendendo allo scoperto Bitcoin ed Ethereum prima che Trump preannunciasse dazi al 100% sulla Cina. Ma la somma potrebbe essere anche molte volte superiore, visto che la transazione analizzata da Mlmabc è stata registrata sulla blockchain attraverso una sola delle innumerevoli piattaforme di trading.

Il misterioso trader ha fatto una mossa degna del film “La grande scommessa”, come l’ha definita il data scientist italiano Andrea Palladino. Lo speculatore ha puntato contro Bitcoin ed Ethereum, scommettendo su un loro ribasso. Pochi minuti dopo, Trump ha annunciato che “a partire dal primo novembre o prima” sarebbero scattate nuove tariffe sui prodotti cinesi. La nuova escalation di tensioni commerciali tra Washington e Pechino è stata giustificata da Trump con la “posizione aggressiva” della Cina in materia di scambi commerciali.

Le operazioni dello pseudo-anonimo speculatore sono avvenute sulla piattaforma decentralizzata di scambi cripto Hyperliquid, che rende visibile sulla blockchain ogni transazione realizzata. Il trader ha aperto enormi posizioni short, vendendo una enorme quantità di criptovalute allo scoperto. Una mossa estremamente rischiosa, che porta a un profitto solo se i prezzi delle criptovalute calano. In caso contrario, la scommessa si trasforma in perdite devastanti.

Ma probabilmente lo speculatore sapeva qualcosa, perché poco dopo la sua scommessa è arrivato l’annuncio di Trump. La dichiarazione del presidente Usa ha fatto crollare in pochi minuti il mercato delle cripto. Dopo il tweet e le dichiarazioni sui dazi, nel giro di 24 ore il Bitcoin ha perso il 7,5% circa dalle quotazioni precedenti crollando a 112.505,92 dollari, Ethereum oltre il 12% a 3.837,57 dollari, mentre anche le Borse Usa viravano al ribasso. L’annuncio di Trump ha causato forti cali generali su tutto il mercato delle criptovalute: posizioni rialziste a leva per oltre 17 miliardi di dollari sono stati liquidati in sole quattro ore. La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è scesa di oltre il 10% in 24 ore, scendendo a 3.730 miliardi di dollari.

Così la scommessa apparentemente folle dello pseudo-anonimo speculatore si è trasformata in una miniera d’oro, garantendogli un profitto superiore a 160 milioni di dollari. Il trader ha chiuso tutte le posizioni corte su Ethereum con un profitto di 72,33 milioni di dollari e detiene ancora 92,84 milioni di dollari in posizioni corte sul Bitcoin con una leva finanziaria di 5,38 volte. Ma l’incasso, come detto, potrebbe essere molto maggiore perché non si sa se la mossa è stata replicata anche su altre piattaforme di trading.

Non è la prima volta che strani movimenti finanziari vengono realizzati a cavallo di poche ore, in concomitanza con informazioni riservate provenienti dalla Casa Bianca sulle mosse economiche degli Usa. A fine aprile, come raccontato anche dal Sole 24 Ore, in un video postato dalla consigliera per le comunicazioni della Casa Bianca, Margot Martin, si vedeva un sorridente Donald Trump indica due suoi ospiti nell’Ufficio Ovale esclamando: “Lui ha fatto 2,5 milioni, e lui 900 milioni! Non male!”. I due erano il finanziere Charles Schwab, fondatore dell’omonima società d’investimenti, che ha un patrimonio stimato di 12,9 miliardi di dollari, e Roger Penske, magnate dell’automobilismo Nascar, dalla ricchezza di 5,6 miliardi.

I due erano parte di una delegazione di ospiti, in gran parte legati al mondo delle corse, ricevuta da Trump nella stessa giornata in cui il presidente aveva annunciato a sorpresa la sospensione di 90 giorni dei dazi internazionali, una mossa che aveva innescato un rally dei mercati finanziari. Appena quattro ore prima dell’annuncio ufficiale, Trump aveva pubblicato su Truth Social un messaggio inequivocabile: “THIS IS A GREAT TIME TO BUY!!!!” (“E’ un ottimo momento per comprare!”, ndr). Le Borse in pochi minuti erano scattate al rialzo con progressi superiori al 9%. La mossa aveva innescato furibonde polemiche politiche negli Usa. I democratici Adam Schiff e Ruben Gallego avevano scritto alla Casa Bianca chiedendo una indagine su ipotesi di insider trading e manipolazione del mercato: “Vogliamo sapere se il presidente, la sua famiglia o membri dell’amministrazione abbiano condiviso informazioni riservate per trarne profitto”. Da allora gli affari e i clamorosi conflitti di interesse della famiglia Trump e del suo entourage, compreso il Segretario al Commercio Usa Howard Lutnick tramite la sua società Cantor Fitzgerald, si sono allargati anche alle cripto.

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Il Fatto Quotidiano

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