Crisi Amt, mancano i soldi per gli stipendi di settembre. Salis: “In arrivo i 12,5 milioni da Roma”
- Postato il 11 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Dovrebbero arrivare “a brevissimo” i 12,5 milioni del ministero dell’Ambiente per dare una boccata d’ossigeno ad Amt in vista degli adempimenti di settembre. Lo assicura la sindaca Silvia Salis a margine del consiglio comunale, mentre resta alta la tensione per la situazione economica dell’azienda, nonostante le rassicurazioni emerse nelle scorse settimane.
In una lettera del nuovo presidente Federico Berruti ai soci, svelata oggi dall’edizione genovese de La Repubblica, viene spiegato che il fondo cassa ad oggi è di 600mila euro, mentre le necessità tra stipendi, fondi pensione, Tfr e pagamenti ai fornitori ammontano a circa 20 milioni. Perciò, oltre ai fondi ministeriali per la qualità dell’aria, dovrebbero entrare anche gli 8 milioni dalla Città metropolitana a titolo di anticipo delle rate del contratto di servizio.
“Siamo in contatto con la Regione – risponde Salis -. L’arrivo di questo finanziamento, che passa dal ministero tramite la Regione, è qualcosa che ci permette non solo di prendere una boccata d’aria, ma di traguardare più avanti l’orizzonte, pagare i fornitori”.
Nel frattempo i sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal), allarmati dalle indiscrezioni di stampa, hanno chiesto un incontro urgente con tutti gli enti coinvolti e l’azienda: “Come certamente comprenderete – si legge nella missiva – tra i lavoratori cresce la preoccupazione per il possibile mancato pagamento delle retribuzioni, fenomeno che, peraltro, sta già iniziando a registrarsi in alcune aziende appaltatrici. In un settore come quello del trasporto pubblico locale, già segnato da inadeguati salari, il verificarsi di un evento come il mancato pagamento delle retribuzioni, oltre ad aggravare la condizione di fragilità economica dei 3mila dipendenti, avrebbe anche possibili ripercussioni sull’erogazione dei servizi ai cittadini, fatto del quale noi escludiamo, fin d’ora, qualsiasi addebito o responsabilità”.
“Abbiamo già dato disponibilità ai sindacati a vederci lunedì mattina – annuncia la sindaca a Tursi -. La nostra intenzione è risolvere una situazione economica complessa. Ci rendiamo conto che queste notizie preoccupano, ma noi abbiamo voluto far emergere la reale situazione perché la stabilizzazione dell’azienda passa anche da un’operazione di verità“.
“Nei mesi precedenti l’inizio del nostro mandato – continua Salis – ci avevano raccontato di una Amt che non è quella che abbiamo trovato. La nostra volontà è non solo di mantenere Amt pubblica, ma di fare un piano che sia stabile e che faccia uscire la società da una situazione emergenziale costante. C’è la disponibilità di un impegno economico del Comune fin dove è possibile, perché sapete che sono affidamenti in house, quindi ci sono delle regole. C’è stato il mio impegno con il gruppo Ferrovie per ritrattare un nuovo tipo di rapporto non più fatto di bracci di ferro ma di una pianificazione a lungo termine. L’impegno deve essere condiviso a 360 gradi da tutto il territorio perché questo è un bene primario per la popolazione, va affrontato con serietà, non con proclami o nascondendo i problemi. Il fatto di nascondere i problemi li fa diventare ancora più grandi“.
Lavoratori degli appalti Amt, stipendi in ritardo
A farne le spese per ora sono i 37 dipendenti della Glo.Ser, ditta in subappalto per la Dussmann che garantisce il servizio di manovra e pulizia nei depositi del trasporto extraurbano. Gli stipendi continuano ad arrivare in ritardo, ma in prefettura si è aperto uno spiraglio: come riferito dai sindacati, l’azienda si è impegnata a saldare la retribuzione di luglio entro il 16 settembre ed è stata concordata la convocazione di un nuovo incontro per fissare le prossime scadenze. Per questo è stata sospesa la proclamazione dello scioperoò