Crisi e nuove riflessioni in casa Cairese, Laoretti: “Valutiamo sia entrate sia uscite: chi non è allineato non continuerà il progetto”
- Postato il 26 novembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Imperia. La voce di Franz Laoretti si sente molto spesso nei momenti di difficoltà della Cairese. La squadra gialloblù non riesce a portare a casa nemmeno un punto dal “Ciccione” perdendo 1-0 nel delicato scontro diretto con l’Imperia. Resta il penultimo posto così come quel senso di fragilità che sta contraddistinguendo l’inizio di stagione dei valbormidesi. Al direttore generale il commento di un’altra giornata avara, durante il quale sono state annunciate pronfonde riflessioni che verranno fatte sull’organico.
Sulla partita: “Nel primo tempo loro hanno tenuto di più la palla, sicuramente, ma come azioni da gol abbiamo avuto una nostra occasione clamorosa, un palo incredibile di Vassallo e un nostro salvataggio sulla linea con Gulli. Direi quindi che, come occasioni, la partita si è equilibrata. Nel secondo tempo abbiamo fatto noi la partita, sicuramente. Si è vista una Cairese in campo che poteva vincere la partita, e fino all’ultimo minuto abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Graziani, solo davanti al portiere. Poi, rimanendo in dieci, abbiamo subito gol sull’ennesima palla ferma: questo per noi sta diventando un grosso problema”.
Sta pesando molto il blocco mentale sul campo: ‘Un aspetto sul quale dobbiamo assolutamente e velocemente cambiare. È facile parlare di sicurezza o insicurezza, ma quando non vinci da tante partite, quando fai prestazioni e poi porti a casa zero punti, è chiaro che per l’autostima dei giocatori diventa un problema”.
“È difficile restare tranquilli in questo momento, perché la classifica non rispecchia ciò che si è visto in campo. Però se i punti sono quelli, significa che non sei riuscito a essere concreto, e questo è il nostro problema più grande, insieme alla mancanza di attenzione in situazioni che stiamo pagando più del necessario. Quindi: lavoro, lavoro – continua -. Serve una stabilità emotiva e una reazione obbligata. Sono settimane che lo diciamo, ma devono arrivare questi benedetti tre punti che diano un po’ di serenità all’ambiente. Sono convinto che arriveranno; spero già domenica, in una trasferta difficilissima come quella di Milano. Ma sono sicuro che, quando arriveranno i punti, anche l’aspetto mentale cambierà velocemente”.
Ma oggi è un momento di profonda riflessione in casa Cairese: “Lo è oggi come lo è negli ultimi quindici giorni, per capire cosa c’è da fare. Una svolta bisogna darla: una svolta la devono dare sicuramente i ragazzi, più mentale che fisica a questo punto. E noi come società dobbiamo stargli vicino, perché siamo ancora a novembre: i campionati non li ho mai visti finire a novembre. Come società strutturata e solida, dobbiamo fare tanti ragionamenti: siamo qui per farli. Bisogna aggiustare delle situazioni, e lo faremo. Ci sarà da lavorare”.
La fotografia del presente gialloblù è la rabbia di mister Floris poco prima del triplice fischio: “È normale: è il primo responsabile della sua squadra quando va in campo. Ma deve stare tranquillo, perché sta facendo tutto ciò che deve fare. Si sta ragionando chiaramente anche in vista del mercato di dicembre, sugli inserimenti da fare. È arrabbiato perché vede il potenziale della squadra e non lo vede tradotto in punti. E perdere come succede sempre a noi, magari sull’unica palla concessa all’avversario o al novantesimo, brucia, fa male. È normale essere arrabbiati a caldo, ma deve restare sereno: deve continuare a lavorare e a portare la sua altissima professionalità. Grazie a lui sicuramente potremo uscire da questa situazione”.
E le valutazioni sul mercato non saranno soltanto in entrata ma anche in uscita: “Chi remerà per la causa, chi darà tutto per questa maglia, potrà restare con noi. Chi non è allineato con questa mentalità non continuerà il progetto con la Cairese. Le nuove entrate ci saranno: i giocatori sono già individuati. È chiaro che bisognerà chiudere i contratti: chiudere a metà stagione non è mai facile, ma sono convinto che la società si muoverà bene, come ha sempre fatto nei mercati di dicembre”.