Crisi idrica, in Basilicata un’altra estate con il contagocce
- Postato il 18 giugno 2025
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Il Quotidiano del Sud
Crisi idrica, in Basilicata un’altra estate con il contagocce
La Basilicata affronta una grave crisi idrica, il prefetto ha scritto ai sindaci per chiedere di varare provvedimenti in grado di ridurre i consumi. Telesca ha già provveduto imponendo regole restrittive. Venerdì una riunione straordinaria con la Regione e l’Egrib.
POTENZA – Le previsioni parlano chiaro: inutile attendersi piogge significative di qui a qualche mese. Per questo, con le sorgenti impoverite da due anni successivi di precipitazioni scarse, e quasi il 20% di acqua in meno nel più grande degli invasi lucani, la diga di Monte Cotugno, vanno adottate subito le prime restrizioni. A cominciare da Potenza. E’ questo il messaggio arrivato dell’incontro di martedì 17 giugno 2025, tra l’amministratore unico di Acquedotto Lucano spa, Alfonso Andretta, e il prefetto di Potenza Michele Campanaro sulla «difficile situazione di crisi idrica in Basilicata che sta progressivamente interessando i sette schemi di approvvigionamento della risorsa presenti nella regione a causa, oltre che del progressivo abbassamento delle portate fornite dalle sorgenti, anche dell’aumento dei consumi connessi a utilizzi impropri, con l’urgenza di adottare ogni possibile intervento volto favorire un uso razionale della stessa».
CRISI IDRICA IN BASILICATA: L’INVITO AI SINDACI E LE ORDINANZE DI CONTENIMENTO
Nella nota diffusa dopo l’incontro, si spiega che il prefetto «ha invitato i sindaci della provincia a valutare la necessità di porre in essere ogni azione finalizzata al perseguimento dei risultati richiesti di massimo contenimento dei consumi, a cominciare dall’immediata adozione di mirate ordinanze sindacali». Ordinanze che i comuni dovranno comunicare alla popolazione e provare a far rispettare mobilitando la polizia locale. Quasi immediata la risposta di Vincenzo Telesca, sindaco del Comune di Potenza, che soltanto qualche mese fa è stato l’epicentro della crisi scatenata dal prosciugamento della diga Camastra. Con tre mesi di limitazioni orarie alla distribuzione di acqua, nei centri della parte mediana e più alta della Valle del Basento. Il primo cittadino ha deciso di intervenire nonostante l’incremento della capacità di invaso della Camastra abbia consentito di accumulare quasi il 30% in più di acqua rispetto all’anno scorso.
Una circostanza, quest’ultima, che restituirebbe al capoluogo e agli altri comuni del bacino della Camastra una condizione di privilegio rispetto ai comuni lucani serviti dagli altri schemi idrici. Telesca ha disposto «per tutta la cittadinanza e su tutto il territorio comunale, con decorrenza immediata e sino a tutto il 30 settembre 2025, il divieto di prelievo e di utilizzo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per: irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati; lavaggio di aree di pertinenza, cortili e piazzali; lavaggio di veicoli, macchine ed attrezzature; riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino; tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e igienico sanitario».
Il sindaco di Potenza ha anche invitato i cittadini «a un utilizzo limitato, responsabile e razionale della risorsa idrica, per evitare inutili sprechi». Infine ha ricordato «che la mancata osservanza alle disposizioni dell’ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da 25 a 500 euro», e ha annunciato «che saranno disposti appositi controlli».
CONVOCAZIONE IN REGIONE E PIANO D’AZIONE UNIFICATO
A distanza di qualche ora è arrivata anche la convocazione in Regione della totalità dei sindaci lucani. «Il calo dell’apporto delle sorgenti, unito ad un eccessivo consumo di acqua registrato in questi ultimi giorni, sta mettendo a dura prova l’approvvigionamento idrico su tutto il territorio regionale. Scenario che impone una presa di coscienza collettiva». Queste le premesse evidenziate nella nota con cui via Verrastro ha comunicato la convocazione da parte dell’Egrib (Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche) di «una riunione operativa con sindaci, enti, protezione civile e gestori del servizio idrico». «L’appuntamento è fissato per venerdì 20 giugno, alle 10, nella Sala A della Regione Basilicata». Prosegue la nota. «L’incontro, organizzato in stretta collaborazione con la Regione, mira a definire azioni tempestive e coordinate per contenere gli effetti di un’eventuale crisi e garantire un uso sostenibile della risorsa idrica».
Da via Verrastro hanno anticipato che al centro della discussione di venerdì ci sarà l’«adozione di un provvedimento regionale quadro relativo all’uso sostenibile dell’acqua; l’emanazione di ordinanze comunali per regolamentare i consumi (…); l’attivazione di controlli mirati sugli utilizzi civili; la diffusione di un vademecum sulle buone pratiche di risparmio idrico; l’avvio immediato di una campagna di sensibilizzazione rivolta a cittadini e aziende». «Serve il massimo senso di responsabilità e una risposta unitaria da parte di tutti i soggetti coinvolti», ha sottolineato l’amministratore unico di Egrib, Canio Santarsiero, che presiederà i lavori. l.a.
Il Quotidiano del Sud.
Crisi idrica, in Basilicata un’altra estate con il contagocce