Crisi idrica, le tre mosse M5s

  • Postato il 6 agosto 2025
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Crisi idrica, le tre mosse M5s

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Araneo e Verri del M5S presentano in consiglio una mozione a favore degli «agricoltori stremati» dalla crisi idrica che colpisce la Basilicata. «Verifica delle opere di bonifica, interventi pubblici, contributi consortili sospesi»


Per affrontare un’emergenza come la crisi idrica nei campi vanno assunte decisioni forti e immediate: il Movimento Cinquestelle lucano chiede la sospensione dei pagamenti dei contributi consortili per venire incontro agli «agricoltori stremati». Lo hanno chiesto formalmente, con una mozione depositato in consiglio regionale, Alessia Araneo e Viviana Verri, consigliere regionali M5S. «Abbiamo chiesto alla giunta Bardi – affermano – di affrontare una delle principali emergenze del comparto agricolo lucano: lo stato critico delle opere di bonifica e l’insostenibilità dei contributi consortili imposti ai proprietari agricoli, anche in assenza di benefici e servizi reali. Siamo stanche di ascoltare promesse e buoni propositi, mentre il territorio cede sotto il peso dell’incuria e gli agricoltori pagano per un servizio che non ricevono».

ACCUSA ALLA GIUNTA: “TERRA VALE SOLO PER CONTENERE”

«Sembra che per questa giunta – accusano esplicitamente le due pentastellate – la nostra terra valga solo se serve a contenere qualcosa: rifiuti, trivelle, centrali. Mai valore, solo volume. Mai diritti, solo concessioni. In molte aree rurali i canali sono ostruiti, le opere idrauliche risalgono a decenni fa e sono spesso abbandonate. Ogni pioggia diventa un rischio per chi lavora e vive la terra». Questi motivi portano le due consigliere regionali a chiedere, nella mozione, tre azioni urgenti. «Una verifica puntuale dello stato di conservazione delle opere di bonifica gestite dal Consorzio; l’avvio degli interventi pubblici di manutenzione e ammodernamento, laddove necessario; la sospensione dei contributi consortili, fino a quando le opere non torneranno a garantire benefici reali ai proprietari».

CRISI IDRICA, L’APPELLO DEL M5S A BARDI PER IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA

«Non è più accettabile – aggiungano – che la Regione resti a guardare mentre l’agricoltura lucana affonda tra crisi idrica, aumento dei costi e infrastrutture obsolete. Gli agricoltori non sono un bancomat né un peso: sono il cuore della nostra economia e meritano rispetto, sostegno e infrastrutture funzionanti. Chiediamo al presidente Bardi un’assunzione di responsabilità: non ci faccia credere che la Basilicata abbia valore solo come deposito di scorie, trivelle e centrali nucleari». «Se vogliamo davvero parlare di rilancio agricolo, cominciamo dalle basi: acqua, sicurezza idraulica, gestione consortile efficiente. In gioco non c’è solo il presente di chi lavora la terra, ma il futuro produttivo e ambientale della Basilicata», concludono.

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