Crosetto: “Non è riarmo, è difesa. L’Europa deve prepararsi”

  • Postato il 5 giugno 2025
  • Di Panorama
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«Io uso il termine difesa, diverso dal termine riarmo. Chi si sta riarmando è la Russia, noi cerchiamo di costruire la difesa» chiarisce subito il ministro della Difesa Guido Crosetto. Una precisazione che arriva per distinguere chiaramente l’intento dell’Italia rispetto a quello di Mosca. Crosetto sottolinea infatti come la difesa non si limiti solo all’aspetto militare: «Non è solo armi, ha ragione Tajani, la difesa ha tanti aspetti, come competizione su scienza, tecnologia, materie prime. La battaglia su chi sarà la potenza del nuovo secolo sarà combattuta su questo piano».

Parlando del conflitto in Ucraina, il ministro osserva: «È una guerra che ha tutto: la grande tecnologia e anche le trincee come quelle della prima guerra mondiale. Una guerra che ha dimostrato l’importanza del numero di soldati a disposizione».

Alla domanda del direttore Belpietro su una possibile minaccia russa verso l’Europa – «Lei crede che la Russia possa attaccare l’Europa?» – Crosetto risponde: «In Russia tutto si programma. Io non credo che Mosca voglia attaccarci, intanto però io mi devo occupare di costruire una difesa». E aggiunge con chiarezza: «Siamo meno pronti a difenderci non per l’invio delle armi a Kiev, ma perché abbiamo smesso di investire in difesa».

Il ministro ricorda inoltre come le richieste degli Stati Uniti di aumentare le spese militari europee non siano affatto recenti: «Gli Stati Uniti avevano iniziato con Obama a chiedere che aumentassimo la spesa per la difesa». Poi condivide un aneddoto significativo: «In riunione Nato l’ex ministro della Difesa americano ha parlato per primo e ha detto: “Signori, noi vi abbiamo difeso fino ad adesso. Adesso la nostra priorità è la Cina e l’Indopacifico, quindi dovete difendervi da soli. Noi siamo arrivati a spendere fino al 13% del Pil, adesso vi chiediamo di recuperare il gap, quindi adesso spendete il 5%”».

Crosetto non nasconde l’amarezza nel constatare una carenza sul piano strategico: «La deterrenza europea non esiste, abbiamo quella americana», sottolinea, aggiungendo poi: «Le potenze nucleari europee, Francia e Gran Bretagna, non sono minimamente paragonabili a quella russa o americana».

Infine, un commento netto anche sul conflitto in Medio Oriente: «Dal punto di vista militare questa guerra non ha senso di esistere da mesi. Si persegua Hamas con altri metodi, anche perché in questo modo si dà forza a un’organizzazione terroristica che si nutre dell’odio contro Israele. Noi supporteremo sempre Israele, ma è Hamas che deve pagare per il 7 ottobre, non il popolo palestinese».

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Panorama

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