Crosetto: “Vertice in Alaska? L’Ue non può paragonarsi a Usa o Russia. Gaza? Non esiste alternativa alla costruzione di uno Stato palestinese”
- Postato il 14 agosto 2025
- Politica
- Di Blitz
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Intervistato dal Corriere della Sera, il ministro della Difesa Guido Crosetto spiega che “la presenza dell’Unione al vertice non garantirebbe sicurezza per il futuro. Putin ha dimostrato di poter trattare oggi e attaccare domani. L’Unione europea, così com’è, non esiste come entità statuale. Von der Leyen rappresenta un’amministrazione regolatoria, burocratica e tutt’al più monetaria. Non ha una politica estera, non ha un leader eletto dal popolo. Non ha peso perché non può paragonarsi agli Usa o alla Russia”.
“In certi momenti la politica internazionale – aggiunge – impone di accantonare alcuni principi di giustizia e piegarsi alla realpolitik . Invitando Putin in territorio statunitense, Trump è consapevole di ignorare il mandato di cattura internazionale che pende su Putin, ma se il vertice può portare alla fine della guerra lui è disposto a farlo”.
Zelensky, afferma ancora il ministro della Difesa, “sa qual è la linea rossa che non può valicare”. “Il suo dovere necessario – prosegue – è difendere la libertà dell’Ucraina per l’oggi e per il futuro. Sarà uno Stato sovrano quando avrà certezza di un territorio, quando sarà in grado di difendersi e di riportare a casa gli ucraini fuggiti all’estero. Zelensky conosce il suo obiettivo e le mediazioni che sarà costretto a siglare”.
Intende che l’Ucraina deve fare un passo verso la resa? “No, anzi, nessuna scelta può essergli imposta da Trump, da Putin, dalla Ue e da nessun altro. Ma Zelensky sa che dopo tre anni di guerra gli obiettivi che si era posto devono essere cambiati, non può ottenere tutto, deve mediare tra quel che sarebbe giusto e quel che è accettabile”.
La sua condanna di Netanyahu è una voce fuori dal coro di Meloni e Tajani? “Non mi pare – va avanti Crosetto – sia una voce fuori dal coro, la mia. Forse io ho l’abitudine di dire ad alta voce alcune cose in modo poco diplomatico. Ma è evidente che non si può pensare di cacciare tutti i palestinesi dalla loro terra. Noi tutti condividiamo la guerra contro Hamas, ma discerniamo tra terroristi e palestinesi”.
È un no al piano operativo per occupare Gaza? “Un piano sganciato e inaccettabile. Cacciare i palestinesi da quella terra per spedirli nel Sinai, in Egitto? Sarebbe una follia al cubo. Non esiste alternativa al fatto di costruire uno Stato palestinese che non rappresenti un pericolo e viva in pace con Israele”.
“All’opposizione – aggiunge – ricordo che il nostro è, tra i governi occidentali, quello che più sta aiutando la popolazione di Gaza: cibo, cure, ospedali”. Per Bonelli siete “complici di un genocidio” perché avete inviato armi a Tel Aviv anche dopo il 7 ottobre. “Menzogne spudorate. Noi abbiamo bloccato l’invio di armi dopo il 7 ottobre, non abbiamo più autorizzato nessuna esportazione e tutto quel che era stato autorizzato prima non poteva essere utilizzato per scopi militari”.
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