Crotone, assenteismo all’Arsac: sospesi dal lavoro 20 (su 23) dipendenti

  • Postato il 2 luglio 2025
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Crotone, assenteismo all’Arsac: sospesi dal lavoro 20 (su 23) dipendenti

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Sospesi dal lavoro 20 dipendenti Arsac della sede di Crotone, misure interdittive eseguite dalla Guardia di finanza dopo il blitz per assenteismo

CROTONE – Venti misure cautelari interdittive, con la sospensione dell’esercizio di pubblico ufficio da tre a sei mesi, sono state eseguite dalla Guardia di finanza nei confronti di altrettanti dipendenti Arsac accusati di assenteismo. Le ha disposte, per il pericolo di reiterazione del reato, la gip Elisa Marchetto al termine degli interrogatori dei 20 dipendenti pubblici regionali (su 23) della sede provinciale di Crotone. Devono rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato poiché si sarebbero ingiustificatamente assentati dal luogo di lavoro in maniera sistematica. Almeno questo è emerso da un’indagine della Guardia di finanza del Gruppo di Crotone che accende i fari su un fenomeno inquietante, in una terra in cui molti il lavoro ancora lo cercano. C’era chi si fermava presso la struttura per il tempo necessario a “beggiare” la tessera elettronica in dotazione, all’inizio e alla fine del servizio nel turno programmato. E poi andava a lavorare nel ristorante di famiglia, o a svolgere lavori edili, o semplicemente rientrava a casa. Per il montante timbrava lo smontante e viceversa. E c’era chi timbrava per gli altri in maniera seriale. Diversi gli episodi di timbratura multipla, sia all’inizio che alla fine del servizio, monitorati in due mesi, tra febbraio e marzo scorsi, dalle Fiamme gialle crotonesi.

MISURE INTERDITTIVE

Operazione Absentia, non a caso, l’hanno chiamata, quella che ha portato alla sospensione dal lavoro per la quasi totalità dei dipendenti Arsac di Crotone accusati di assenteismo. Il sequestro preventivo delle retribuzioni che sarebbero state percepite indebitamente è scattato per cinque dipendenti con mansioni di vigilanti. Già convalidato il sequestro di 20 badge, il corpo del reato. Ma il procuratore di Crotone, Domenico Guarascio, e il suo sostituto Matteo Staccini, che hanno coordinato l’inchiesta, avevano chiesto anche misure interdittive per gli indagati. Uno di loro, Francesco Mazza, è consigliere comunale a Cutro, dove ricopre anche l’incarico di ufficiale di governo della frazione Steccato.

NIENTE VIGILANZA

Il livello di assenteismo rilevato all’Arsac ha toccato punte che sfiorano il 90% delle turnazioni analizzate. Il fenomeno si è manifestato con particolare gravità nel settore della vigilanza, strutturato formalmente su tre turni giornalieri al fine di assicurare un presidio continuativo 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. Così sono state accertate ampie lacune temporali nella copertura del servizio. La sede rimaneva sprovvista di sorveglianza armata per interi turni. Di domenica, per esempio, rimaneva totalmente incustodita. Cancello chiuso. Ma sono emerse anche turnazioni irregolari e difformità tra gli orari effettivamente osservati e quelli pianificati.

L’ENTE PUBBLICO ARSAC

I dipendenti dell’Arsac, ente strumentale della Regione Calabria, di natura pubblica, sono pubblici ufficiali, incaricati di pubblico servizio, in base alle mansioni svolte. L’Arsac, ente pubblico non economico, si occupa principalmente di regolare gli affari regionali in materia di agricoltura, silvicoltura, caccia, pesca. Per una regione dalla forte vocazione agricola come la Calabria espleta, dunque, una funzione strategica essenziale.

ASSENTEISMO ALL’ARSAC, I NOMI

La sospensione per sei mesi è stata disposta in relazione alle condotte più gravi, quelli degli addetti alla vigilanza. Si tratta di Luigi Pisano, di 50 anni, di Belvedere Spinello. Antonio Dama (64), di Crucoli; Giuseppe La Vecchia (66), di Crotone; Vincenzo Levato (63), di Strongoli; Mario Marchio (64), di Crotone. Vincenzo Ammirati (53), di Santa Severina. Disposta la sospensione per tre mesi per i restanti indagati. Giuseppe Barretta (58), di Rocca di Neto. Sergio Candiloro (50), di San Giovanni in Fiore. Cesare Carvelli (56), di Crotone. Vincenzo Dattolo (61), di Rocca di Neto. Salvatore Fragale (59), di Rocca di Neto. Saverio Loria (62), di Caccuri. Francesco Malfei (54), di Santa Severina. Francesco Mazza (64), di Cutro. Giovambattista Mazzei (59), di San Giovanni in Fiore. Berardino Paglia (64), di Crotone. Vittorio Secreti (53), di San Giovanni in Fiore. Paola Squillace (58), di Scandale. Giuseppe Stefanizzi (63), di Santa Severina.

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