Crotone, lottizzazione abusiva in area a rischio: nessun colpevole
- Postato il 1 luglio 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 3 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Crotone, lottizzazione abusiva in area a rischio: nessun colpevole
Assolti due funzionari del Comune di Crotone per la presunta lottizzazione abusiva in zona a rischio idraulico nella località “Canale 19”
CROTONE – Nessun colpevole per una presunta – ora più che mai – lottizzazione abusiva in area a vincolo di assoluta inedificabilità, a rischio R4, il più alto nella classificazione del pericolo idraulico. Il Tribunale penale ha assolto due funzionari del Comune per i permessi di costruire rilasciati, secondo l’accusa, illegittimamente dall’ente sulla base di documentazione falsa a “Canale 19”, nella località Margherita, periferia nord di Crotone.
A giudizio erano finiti l’ex dirigente del settore Lavori pubblici Gianfranco De Martino, ormai in pensione, ed Elisabetta Dominijanni, dirigente del settore Urbanistica, sospesa in seguito alla condanna nel processo per un’altra lottizzazione abusiva, quella nella località Scifo. Le accuse erano di disastro ambientale colposo per il solo De Martino e di abuso d’ufficio per entrambi.
IL PROCESSO
Ma l’abuso d’ufficio è stato abrogato per legge e il pm Umberto Iurlaro ha chiesto l’assoluzione, ovviamente poi disposta, perché il fatto non è previsto come reato. Il pm ha, invece, riqualificato l’accusa di disastro ambientale in delitto colposo di pericolo e ha chiesto la condanna a due anni per il solo De Martino. Si tratta di una tipologia di reato che viene contestata a chiunque, con la propria azione od omissione colposa, faccia sorgere o persistere il pericolo (di un disastro ferroviario, di un’inondazione, di un naufragio, o della sommersione di una nave o di un altro edificio natante), e che è punito con la reclusione fino a due anni.
Ma è caduta anche quest’accusa. Il collegio giudicante presieduto da Edoardo D’Ambrosio ha accolto la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Luigi Morrone, secondo il quale né il disastro ambientale né il pericolo di alluvione sussistono non essendo stati fatti studi rigorosi che potessero dimostrarlo.
I TECNICI
All’udienza preliminare erano stati scagionati sette tecnici, incaricati dai privati, ai quali si contestava di aver asseverato falsamente nelle loro perizie a corredo delle pratiche edilizie la conformità delle opere agli strumenti urbanistici nonostante ricadessero su terreni a ridosso di Canale 19, area individuata dal Pai (piano di assetto idrogeologico) della Calabria a rischio R4. Si contestava, quindi, di aver omesso di dichiarare l’esistenza del vincolo.
L’INCHIESTA
L’inchiesta nasce da un esposto giunto in Procura nell’agosto 2017, con cui si segnalavano presunti abusi edilizi di un consigliere comunale che abita da quelle parti.
Ricade ancora sul Comune l’obbligo di emettere ordinanza di sgombero al minimo acquazzone nelle vicinanze delle 74 villette sequestrate con facoltà d’uso. Ad ogni allerta i residenti devono lasciare le abitazioni.
LEGGI ANCHE: Crotone, chi demolirà lo scempio in località Scifo? – Il Quotidiano del Sud
Il Quotidiano del Sud.
Crotone, lottizzazione abusiva in area a rischio: nessun colpevole