«Cruda e Nuda», il nuovo spettacolo di Alice Mangione. Sarò divertente, ma non buffa
- Postato il 10 novembre 2025
- Di Panorama
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Una bellissima voce: al telefono Alice Mangione ha un timbro ancora più colorato e intenso; forse perché è figlia di speaker radiofonici, cresciuta a pane e diaframma, forse perché l’imminente debutto del suo spettacolo le ha regalato una nuova energia. Un nuovo spettacolo che coincide con una nuova fase della sua vita.
Alice Mangione @alycemangione, attrice, comica, autrice, coautrice e protagonista di The Pozzolis Family, progetto nato nel 2016, quando insieme all’ex compagno Gianmarco Pozzoli hanno dato vita, primi in Italia quando i social non erano ancora così evoluti, al racconto della loro vita famigliare con ironia e autenticità.
Ex compagno, appunto, perché da quasi due anni i Pozzolis non stanno più insieme ma, dimostrando una più che sana intelligenza, continuano a dar vita a video divertenti che ritraggono, con humour intelligente, le dinamiche di una coppia separata.
“Cruda e Nuda è nata dopo la separazione?
“In realtà, “Cruda e Nuda” è iniziata prima e poi a cavallo della separazione. È stata un’amica che mi ha parlato. Durante la scrittura dello spettacolo erano uscite e venute alla luce nella scrittura, alcune cose di cui non avevo ancora consapevolezza. In un certo senso, quindi, lo spettacolo è stato catartico: ecco perché lo amo così tanto. È uno spettacolo dove sfrutto quella che è uno dei miei pilastri principali, la verità, solo che mentre continuavo a scrivere di questa verità , mi rendevo conto che io per prima la stavo evitando. La stessa verità, però, ci ha accompagnato alla scelta di separarci. Quindi a questo spettacolo devo tanto.”
Tu e Gianmarco siete due persone estremamente intelligenti, oltre a mantenere un buon rapporto, riuscite anche a scherzare e creando video spiritosi su questa vostra nuova situazione
“Ci siamo presi il nostro tempo. Abbiamo scelto di comunicarlo ben dopo averlo fatto, perché avevamo bisogno che quell’esperienza rimanesse chiaramente privata. L’abbiamo gestita insieme ai nostri figli in maniera intima. Una volta metabolizzata, abbiamo condiviso la notizia. Due persone che sono diventati genitori degli stessi figli, saranno sempre genitori di quei figli, e proprio per il loro benessere bisogna avere la forza di concentrarsi sul fatto che la persona con cui ti stai separando, sia l’altro genitore e non il tuo ex, mettendo da parte quelli che possono essere eventuali accuse o rancori.”
Alice, stai per debuttare con “Cruda e Nuda – Lato B”, un’estensione del suo precedente monologo. Che cos’ha di nuovo?
“Quando è arrivato il momento di pensare a questa nuova tournée, non volevo cambiare completamente lo spettacolo, che amo davvero come fosse una grande amica, però avevo voglia e bisogno di raccontare anche qualcosa di più, per cui ho pensato al “lato B”. Sai quello dei dischi? Quello che contiene i pezzi che non diventano delle hit, ma che a volte contengono delle chicce, spesso sono quelle tracce che scoprono in pochi, ma gli amatori apprezzano di più. Mi piaceva questa assonanza, regalare pezzi che fossero più personali. Ho deciso di togliere anche parti che erano semplicemente un po’ troppo pesanti. Non ho più voglia di pesantezza, ho invece voglia di parlare di drammi quotidiani ma con un’accezione leggera, di riderne di cuore e di gusto.”
Come si sviluppa lo spettacolo?
“Porto come compagni di scena i tarocchi. Ho iniziato un po’ per gioco a interessarmi a questo mondo, finché non me ne sono follemente appassionata! Utilizzo i tarocchi perché mi diverte l’idea di fare una lettura, finta ovviamente, della vita. Chiederò l’aiuto di chi, del pubblico, voglia prestarsi in maniera spiritosa a questa lettura. Ogni carta è legata a un tema, e rappresentano il pretesto per lo sviluppo dello spettacolo, che non sarà un puro stand up: mi diverto a mischiare più generi e regalare al pubblico qualcosa di più che parlare con un microfono in mano.”
Uno spettacolo, una leggerezza che accompagnano una nuova Alice, o meglio, un’Alice che era stata relegata a un ruolo marginale
“Sto facendo un grande lavoro perché devo riposizionare la mia persona, la mia arte, allontanandomi dai vecchi argomenti, perché, pur avendoli amati, è arrivato il momento di abbandonare temi di maternità e famiglia. Sto facendo spazio a un’artista donna, di quarant’anni, separata, con due figli che vuole raccontare una realtà nuova. Una realtà che non pensava di doversi trovare a raccontare, ma così è.”
Quali sono queste nuove tematiche?
“Quando esci dall’infanzia dei bambini, lo sguardo si riapre sul mondo e ti torna voglia di andare avanti nella tua ricerca personale, nella scoperta delle cose che ti appassionano. Una caratteristica che mi sono portata addosso per tanti anni è stata la “buffaggine”: l’ho utilizzata per attraversare momenti di difficoltà faticosi. Non sono mai stata una taglia quaranta e ho passato anni a fare autoironia sul mio corpo. Adesso basta. Il mio corpo è il mio corpo, che può piacere o meno, ma non più qualcosa su cui ho voglia di ridere con gli altri.”
Un’Alice spiritosa, ma non buffa
“Il mio umorismo, le tematiche con cui voglio portare avanti la mia comicità sono più caustiche. Forse non sono nemmeno più autoironica. Lo sono già stata. L’ironia adesso la continuo a usare sulla vita.”
Ti stai prendendo il tuo spazio, godendoti la tua autonomia e tra poco il debutto…
“Esatto, debutto la prossima settimana, sono veramente curiosa, sono tipo una tigre che è stata tenuta nella gabbia coperta da un telo, tra un po’ esplodo. L’anteprima è a Cava Manara, vicino Pavia, un piccolo teatro di Sergio Sgrilli, e lì costruisco l’allestimento: una delle parti più belle, creative e divertenti dello spettacolo. Poi parto per la Sicilia e da lì tutta la penisola, tra cui Firenze, San Benedetto del Tronto, Modena e Milano al Teatro Manzoni il 2 marzo prossimo.”
Una nuova consapevolezza, un umorismo non più orientato all’autoironia solo per coprire incertezze finalmente superate, ma una comicità che sfocia nel rispetto di essere donna.
“Cruda e Nuda”. Esilarante, ironica, ma non buffa. Mai più.