Dal museo a cielo aperto alla fogna a cielo aperto: il degrado dei centri storici italiani
- Postato il 10 settembre 2025
- Attualità
- Di Artribune
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Il recente episodio di Napoli, con l’aggressione al deputato Borrelli in diretta, non è un fatto isolato. È l’immagine di un’Italia che arretra, dove la legalità si dissolve e la sicurezza resta solo retorica. Non è più un fenomeno circoscritto. Da Venezia a Firenze, da Roma a Napoli, i centri storici soffocano sotto il peso dell’illegalità e dell’abuso. La parola “sicurezza”, privata della sua radice più autentica – la legalità – si riduce a slogan.
I numeri del degrado dei centri storici in Italia
Nel 2023 Firenze è stata la terza provincia italiana per reati denunciati (6.060 ogni 100.000 abitanti), preceduta da Milano (7.116) e Roma (6.074). Napoli e Venezia non sono lontane. Proprio nei luoghi celebrati come simboli universali della bellezza si concentra la microcriminalità: furti, scippi, borseggi. A livello nazionale, i furti sono calati del 14,4% tra il 2018 e il 2023, ma nelle aree turistiche i borseggi restano stabili (1% della popolazione), così come gli scippi (0,7%). L’1,3% dei cittadini dichiara di aver subito aggressioni o minacce. Numeri che descrivono una quotidianità insicura, nonostante le medie nazionali raccontino un miglioramento.

Turismo senza comunità nelle città d’Italia
A peggiorare la situazione è l’overtourism. Venezia, oggi ridotta a meno di 50.000 residenti rispetto ai 175.000 degli Anni ’70, ospita giornalmente fino a 85.000 visitatori. Il 30% degli appartamenti storici è stato convertito in affitti turistici. I quartieri si svuotano di vita autentica, diventano terreno fertile per marginalità e illegalità diffusa.
Dal museo alla fogna a cielo aperto
Per anni abbiamo venduto l’Italia come un museo a cielo aperto. Ma il passo dal museo alla fogna a cielo aperto è sempre più breve. Le piazze sono invase da sporcizia e bande criminali, i residenti abbandonano, lo Stato arretra. La retorica della “valorizzazione” stride con la realtà di un patrimonio che muore soffocato dall’assenza di regole.
La vera emergenza: la legalità
Non è questione di “decoro” ma di dignità collettiva. La priorità non può essere estetica: è il ripristino della legalità come fondamento della sicurezza. Senza legalità non c’è sicurezza. E senza sicurezza non c’è futuro per i nostri centri storici, né per l’Italia stessa.
Angelo Argento
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L’articolo "Dal museo a cielo aperto alla fogna a cielo aperto: il degrado dei centri storici italiani" è apparso per la prima volta su Artribune®.