Dalle scale mobili all’audio, Trump accusa l’Onu di sabotaggio: “È una vergogna. Tre eventi inquietanti”. La replica da Palazzo di Vetro
- Postato il 25 settembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Ieri alle Nazioni Unite si è verificata una vera vergogna: non uno, non due, ma tre eventi davvero inquietanti! Non è stata una coincidenza, è stato un triplice sabotaggio alle Nazioni Unite. Dovrebbero vergognarsi”. Donald Trump accusa l’Onu di sabotaggio in un post su Truth dopo il suo intervento di martedì al Palazzo di Vetro. Immediata però la risposta delle Nazioni Unite, attraverso il portavoce del segretario generale, Stephane Dujarric: “Il segretario generale ha informato la missione permanente degli Usa che è stata già ordinata un’approfondita indagine e comunicato che l’Onu è pronta a collaborare in piena trasparenza con le autorità interessate Usa per determinare cosa abbia causato gli incidenti riferiti dagli Stati Uniti”.
I tre casi citati da Trump
Sempre nel lungo post di accusa su Truth, Donald Trump ha esplicitato i tre episodi in questione: “Innanzitutto, la scala mobile che portava al piano principale si è fermata bruscamente, di colpo. È incredibile che io e Melania non siamo caduti in avanti sui bordi taglienti di quei gradini d’acciaio, a faccia in giù. Era solo che ci tenevamo saldamente al corrimano, altrimenti sarebbe stato un disastro”, ha scritto il tycoon. “Si è trattato di un vero e proprio sabotaggio, come sottolineato da un post del giorno prima sul Times nel quale si diceva che ‘gli impiegati dell’Onu facevano battute sull’ipotesi di bloccare una scala mobile’. Chi lo ha fatto dovrebbe essere arrestato!“, ha tuonato il presidente americano.
Su questo primo caso, Dujarric era già intervenuto martedì, spiegando che la scala mobile si era bloccata perché era scattato “un meccanismo di sicurezza”, forse a causa di una strumentazione della stessa delegazione Usa a seguito del presidente. “Il meccanismo di sicurezza è progettato per impedire che persone o oggetti vengano accidentalmente bloccati e spinti”, avevano spiegato dall’Onu.
Trump ha proseguito: “Poi, mentre ero di fronte a un pubblico di milioni di persone da tutto il mondo e a importanti leader in sala, il mio gobbo non ha funzionato. Era buio pesto”, ha detto ancora Trump. “Ho subito pensato: ‘Che razza di posto è questo?’. Ho quindi iniziato a fare un discorso senza gobbo, che ha iniziato a funzionare circa 15 minuti dopo. La buona notizia è che il discorso ha ricevuto recensioni fantastiche. Forse hanno apprezzato il fatto che pochissime persone avrebbero potuto fare quello che ho fatto io”.
Per quanto riguarda poi il teleprompter, è in corso una disputa tra Onu e Casa Bianca su chi sia stato responsabile del problema, dal momento che secondo i funzionari dell’Onu è compito dello staff del presidente attivare il gobbo, mentre gli americani puntano il dito contro l’apparato dell’Onu.
L’ultimo caso riguarda sempre il suo discorso, difficilmente udibile per gli altri leader mondiali se non con gli auricolari degli interpreti: “E in terzo luogo, dopo aver pronunciato il discorso, mi è stato detto che i leader mondiali, a meno che non usassero gli auricolari degli interpreti, non riuscivano a sentire nulla. Chiedo un’indagine immediata al segretario dell’Onu. Non c’è da stupirsi che le Nazioni Unite non siano state in grado di svolgere il compito per cui sono state create”, ha concluso il tycoon sottolineando di aver coinvolto anche il Secret Service per il sequestro dei video delle telecamere di sicurezza.
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