Dall’Europa all’Africa, così a Catania si progetta il futuro dell’energia
- Postato il 10 ottobre 2025
- Verde E Blu
- Di Formiche
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100 giovani provenienti da oltre 70 paesi tra Europa e area del Mediterraneo sono arrivati a Catania per partecipare ad Eyef, il forum organizzato da Eyen (European Youth Energy Network) e Fondazione Enel, che ha svolto la funzione di knowledge partner, con il titolo “From potential to skills”. Un modo per proiettare la transizione energetica nel futuro, ascoltando la voce dei giovani, con il dialogo, proposte e confronto tra generazioni. Giovani che si riuniscono per parlare ai propri coetanei, quindi, ma anche desiderosi di confrontarsi con le altre generazioni su un tema globale quanto cruciale come la transizione energetica, è ciò che ha reso peculiare l’evento Eyef.
“Se vogliamo vincere la sfida di una crescita duratura e sostenibile non possiamo precluderci pregiudizialmente nessuna strada. Serve una visione lucida pragmatica che sappia guardare con attenzione alla sostenibilità economica e sociale”, ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo da remoto alla giornata conclusiva dell’European youth energy forum all’Enel innovation hub & lab di Catania. “L’Europa – ha aggiunto – deve essere portatrice di tutta questa visione. In questo contesto il ruolo dei giovani è centrale e ciò anche in funzione di una trasformazione del mondo del lavoro che vedrà sempre maggiori opportunità professionali nei nuovi settori della transizione”.
“Sono felice che Enel Foundation stia supportando questo progetto, che è molto diverso dagli altri. Qui parliamo di un evento “di giovani” e non soltanto per i giovani”, ha commentato Giulia Genuardi, direttore generale di Enel Foundation nella giornata conclusiva dell’European youth energy forum all’Enel Innovation hub & lab di Catania.
“Questo evento – ha spiegato – è organizzato da Eyen, un’associazione di giovani. Fondazione Enel è di supporto, come knowledge partner, a questi ragazzi per stimolarli e spingerli ad avanzare proposte concrete, ad argomentare sempre i progetti che pensano. I giovani sono davvero gli artefici della transizione energetica”.
“Siamo in Sicilia – ha sottolineato Genuardi – che è al centro del Mediterraneo. Quindi inclusione, integrazione culturale e civiltà diverse. Da una parte, occorre sempre confrontarsi e aprire un dialogo proficuo, e dall’altra fare in modo di avere un approccio concreto e pragmatico, per fare in modo che ci siano attività concrete e non soltanto idee”. “Abbiamo raccolto l’adesione di giovani di oltre 70 Paesi – ha puntualizzato – e ciò ci porta grande soddisfazione ed evidenzia inoltre come tutto il lavoro che stiamo facendo sulla ricerca e sulla formazione abbia effettivamente il suo risvolto concreto”. “Gli organizzatori di questo evento – ha infine ricordato Genuardi – sono giovani professionisti, ciascuno nel proprio campo, che in maniera volontaria si impegnano per approfondire i grandi temi dell’energia e in particolare la transizione. Siamo felici – ha concluso – di contribuire a formare una nuova generazione, che sia preparata ad affrontare il cambiamento con proattività e competenze nuove”
L’impegno dei ragazzi è cominciato tre mesi fa attraverso sessioni di studio e di approfondimento e i risultati di questo lavoro sono stati presentati al forum che si è tenuto dal 6 al 10 ottobre a Catania. Il progetto ha coinvolto giovani che hanno collaborato divisi in 12 team con l’obiettivo di proporre soluzioni concrete.
La scelta di Catania, città dei giovani 2025, è simbolica: la Sicilia con la sua posizione geografica si pone al centro del Mediterraneo, storicamente crocevia colturale e commerciale tra paesi diversi tra loro.
Il lavoro dei ragazzi che hanno partecipato a Eyef ha dato vita a 12 policy paper: dalla energy diplomacy, all’energy equity fino alla regional disparity and localization.
“I giovani portano non solo uno sguardo diverso, ma anche competenze nuove che danno forma al presente e soprattutto al futuro dell’energia”, ha commentato Genuardi.