Daniela Casulli, il veto di Fratelli d'Italia su "Zia Martina": un caso politico

  • Postato il 31 ottobre 2025
  • Italia
  • Di Libero Quotidiano
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Daniela Casulli, il veto di Fratelli d'Italia su "Zia Martina": un caso politico

Il veto di Fratelli d'Italia al ritorno a scuola di "Zia Martina", al secolo Daniela Casulli, la maestra diventata famosa suo malgrado per aver fatto sesso con ragazzini di 14 anni. Il caso ha fatto discutere tutta Italia: la insegnante, 48 anni, sottoposta agli arresti domiciliari nel 2021 dopo la divulgazione di video che la ritraevano durante rapporti sessuali con giovanissimi, è stata assolta "perché il fatto non costituisce reato" (secondo la legge italiana l'età del consenso scatta proprio dai 14 anni) e ora dopo aver rivendicato la sua innocenza medita di riprendersi tutto quello che ha perso in questi anni: "Durante la detenzione ho studiato e superato un concorso, sono stata assunta ma poi licenziata dopo la condanna di primo grado - ha spiegato a Repubblica -. Adesso ci sono i margini per impugnare il licenziamento, anche se la mia vera passione resta il diritto penale. Sono laureata in Giurisprudenza e voglio diventare avvocata".

La questione ora però rischia di diventare politica. "È inconcepibile anche solo ipotizzare che la maestra di Bari, nota alle cronache come 'Zia Martina', torni in cattedra - tuona Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d'Italia e componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama -. L'insegnante, finita a processo per dei video che la ritraevano durante i rapporti sessuali con un ragazzino di quindici anni, è stata assolta dalla Corte d'Appello di Bari perché il fatto non costituisce reato. Leggo che la maestra barese, che all’epoca dei fatti aveva quarantacinque anni, ha confermato di avere avuto rapporti sessuali con minori sostenendo però che i video che hanno portato all’indagine erano stati registrati dagli stessi ragazzini e poi diffusi da qualcuno a sua insaputa. Condannata in primo grado, è stata ora assolta dalla corte d’appello di Bari e ora chiede di tornare a insegnare".

Una eventualità, questa, che la senatrice di FdI definisce senza mezzi termini "inaccettabile, anche perché, come ho già dichiarato nel corso del mio intervento al Salone della Giustizia, i ragazzi hanno bisogno di educatori che siano anche testimoni dei valori che vengono loro insegnati. Al di là delle ragioni giuridiche ci sono ragioni di opportunità che non possono essere sottovalutate".

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Libero Quotidiano

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