Dazi, incontro Meloni-Vance-von der Leyen a Chigi. Il vice di Trump: “Giorgia sarà la pontiera tra Ue e Usa”

  • Postato il 18 maggio 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

A due giorni dall’esclusione dal vertice dei “volenterosi” a Tirana, Giorgia Meloni ottiene una prima rivincita mediatica sfruttando la messa di insediamento di Papa Leone XIV. Dopo la cerimonia a San Pietro, infatti, la premier ha incontrato a palazzo Chigi il vicepresidente Usa JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio, in un trilaterale sui dazi a cui ha partecipato anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Parlando alla stampa prima dell’inizio del faccia a faccia, Vance ha accreditato grande importanza al ruolo di mediatrice della capa del governo: “La premier Meloni è diventata una buona amica per me. Quello che si è offerta di fare, e il presidente Trump e io siamo felici di accettare, è di essere un ponte tra Usa ed Europa”, ha detto.

“Ho detto ripetutamente che l’Europa è un importante alleato degli Stati Uniti, così come lo sono i singoli Stati, certo c’è qualche disaccordo, come succede a volte tra amici, su argomenti come il commercio, ma abbiamo anche molti punti di accordo su cui lavorare insieme. Quindi non vedo l’ora di lavorare, apprezzo l’ospitalità della premier Meloni, così come la presenza di von der Leyen, penso che avremo una buona conversazione e spero possiamo essere all’inizio di una negoziazione a lungo termine sul commercio”, ha aggiunto Vance. Anche von der Leyen ha ringraziato Meloni: “Grazie Giorgia per aver facilitato questo trilaterale. Anche io sono ansiosa di tenere questo colloquio. Abbiamo una relazione molto speciale e stretta con gli Stati Uniti. Guardando al commercio, abbiamo la più grande relazione commerciale nel mondo, con oltre 1.500 miliardi di dollari all’anno, siamo molto legati, abbiamo scambiato paper che i nostri esperti stanno studiando approfonditamente, discutendo i dettagli. Tutti sanno che il diavolo è nei dettagli, ma ciò che ci unisce è che insieme vogliamo un buon accordo per entrambe le parti”.

Da parte sua, la presidente del Consiglio ha esordito ricordando la sua missione solitaria negli Usa ad aprile per trattare sulle tariffe, conclusa senza grossi risultati: “Quando un mese fa sono stata ospite del presidente Trump a Washington avevo proposto un incontro tra Unione europea e Stati Uniti. Sono orgogliosa di aver l’occasione oggi di ospitare due dei leader di Stati Uniti e Ue per cominciare un dialogo. Sappiamo quanto siano importanti le nostre relazioni commerciali e siamo qui ovviamente per discutere di tutto questo. Io spero che la giornata di oggi possa essere un primo incontro e un nuovo inizio. Chiaramente per la materia commerciale la competenza in Europa è della Commissione, quindi il ruolo dell’Italia è soprattutto legato alla necessità, alla voglia di favorire il dialogo. Sicuramente voglio ringraziare i miei due interlocutori per aver offerto questa occasione“, ha affermato. Poi ha definito “perfetta” l’organizzazione della cerimonia di insediamento del Papa: “Permettetemi di ringraziare tutte le persone, uomini e donne, che hanno lavorato per consentire che anche oggi fosse una giornata perfetta che dà lustro all’Italia, alla sua capacità organizzativa e alla sua capacità di ospitare i propri omologhi”.

A margine della messa a san Pietro, la leader di FdI ha avuto un bilaterale in Vaticano anche con il presidente della Repubblica di Israele Isaac Herzog (il premier Benjamin Netanyahu ha rinunciato alla trasferta per timore di essere arrestato in esecuzione del mandato emesso nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale). Un tentativo di riacquisire centralità internazionale dopo essere rimasta fuori dal vertice tenuto venerdì tra i leader di Francia, Regno Unito, Ucraina e Polonia a Tirana, a margine del summit della Comunità politica europea. Meloni aveva rivendicato la sua mancata partecipazione parlando di “coerenza”: “L’Italia non è disponibile a inviare truppe in Ucraina e non avrebbe senso partecipare a formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità”. Dopo poco tempo, però, il presidente francese Emmanuel Macron l’aveva smentita in modo secco: “C’è un errore di interpretazione, non abbiamo parlato di inviare truppe, la discussione era per un cessate il fuoco in Ucraina. Bisogna essere seri, guardiamoci dal divulgare false informazioni, ce n’è a sufficienza di quelle russe”. Parole condannate sia dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha invitato il presidente francese a evitare “frecciatine”, sia indirettamente dalla premier, con un invito ad “abbandonare i personalismi”.

L'articolo Dazi, incontro Meloni-Vance-von der Leyen a Chigi. Il vice di Trump: “Giorgia sarà la pontiera tra Ue e Usa” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti