Dazi, la Casa Bianca apre a un rinvio e presenta la controproposta all’Ue. Von der Leyen: “Tutte le opzioni sul tavolo”
- Postato il 27 giugno 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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La Casa Bianca apre a una proroga della sospensione dei dazi, mentre la trattativa con l’Unione europea entra nella fase decisiva. Giovedì la portavoce di Donald Trump, Katherine Leavitt, ha ipotizzato un rinvio della scadenza del 9 luglio, quando le tariffe (sulla carta del 25%) sulle importazioni dagli Stati Ue dovrebbero entrare in vigore dopo il “congelamento” di tre mesi deciso ad aprile: “Potrebbe essere prorogata, ma è una decisione che spetta al presidente“, ha detto alla stampa. E in serata la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato l’arrivo a Bruxelles della controproposta Usa: “Oggi abbiamo ricevuto l’ultimo documento statunitense per ulteriori negoziati. Lo stiamo valutando in questo momento. Il nostro messaggio è chiaro: siamo pronti per un accordo. Al contempo, ci stiamo preparando per l’eventualità che non si raggiunga un accordo soddisfacente”, ha affermato. “Difenderemo gli interessi europei secondo necessità, tutte le opzioni sono sul tavolo“,ha aggiunto. Da parte sua il segretario al Commercio Usa Howard Lutnick, in un’intervista all’agenzia di stampa Bloomberg, si è detto “ottimista” e ha anticipato che diversi accordi verranno annunciati entro una settimana o due.
A complicare il negoziato comune europeo c’è il disaccordo tra Francia e Germania, le due maggiori economie del vecchio continente. Il governo tedesco spinge perché l’Ue ottenga un accordo rapido e approssimativo prima del 9 luglio, e critica la strategia della Commissione definendola troppo complicata; Parigi, invece, si oppone a un accordo affrettato. “Preferirei un accordo più rapido, chiaro e semplice piuttosto che lento e molto complicato. Dobbiamo giungere rapidamente a un accordo e siamo tutti concordi su questo”, ha detto il cancelliere Friedrich Merz al termine del Consiglio europeo (il vertice dei capi di Stato e di governo) del 26 e 27 giugno. Il presidente francese Emmanuel Macron, invece, avverte che la “buona volontà” dell’Ue “non deve essere interpretata come una debolezza: vogliamo concludere in fretta perché è nel nostro interesse collettivo, ma non vogliamo farlo a qualsiasi costo. Se alla fine gli Stati Uniti decidessero di mantenere un dazio del 10% contro la nostra economia, sarà inevitabile una misura di compensazione sui prodotti americani venduti nel mercato europeo”, ha sottolineato.
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