Dazi, l’Europa valuta ritorsioni contro Trump dal 1 agosto

  • Postato il 14 luglio 2025
  • Economia
  • Di Blitz
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I ministri del Commercio dell’Unione europea si riuniscono oggi a Bruxelles per discutere una strategia comune in risposta alla decisione unilaterale di Donald Trump: a partire dal 1 agosto, gli Stati Uniti imporranno dazi del 30% sui prodotti europei. Una mossa che ha scosso profondamente i delicati equilibri nei negoziati in corso tra Bruxelles e Washington.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, almeno per ora, ha adottato una linea prudente. Domenica ha dichiarato che l’UE non reagirà immediatamente, nella speranza di arrivare a una soluzione negoziata. “Preferiamo un accordo e useremo il tempo che resta per provare a ottenerlo”, ha affermato, sottolineando la volontà dell’Europa di evitare un’escalation commerciale, pur mantenendo ferme le proprie posizioni.

Dazi pronti sul tavolo, ma i leader europei sono divisi

Nonostante la linea diplomatica, Bruxelles non resta a guardare: lunedì verrà presentato ai ministri un pacchetto di misure di ritorsione, da attuare se i dazi verranno confermati. L’UE aveva già minacciato, lo scorso maggio, contromisure su beni statunitensi per un valore di circa 100 miliardi di euro, cifra poi ridotta a 72 miliardi, includendo automobili e aerei.

Nel frattempo, i leader europei cercano una posizione comune. Il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato la Commissione a prepararsi con contromisure “credibili e rapide”. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha confermato contatti diretti con von der Leyen e Trump, dichiarandosi disponibile a un coinvolgimento attivo nella trattativa. Anche la premier italiana Giorgia Meloni ha invitato alla cautela: “L’Europa ha la forza economica per difendersi. L’Italia farà la sua parte”. Tuttavia, le differenze nazionali nell’esposizione economica agli Stati Uniti complicano il coordinamento interno.

Pressioni su Trump e rischio di guerra commerciale globale

Da quando è tornato alla Casa Bianca a gennaio, Trump ha rilanciato la politica protezionista con dazi su alleati e concorrenti, provocando instabilità nei mercati finanziari e il rischio di una nuova guerra commerciale. Finora, l’amministrazione ha firmato solo due nuovi accordi, con Vietnam e Regno Unito, e ridotto parzialmente le tariffe con la Cina.

Il 1 agosto rappresenta ora una scadenza critica. Trump ha motivato la misura con il persistente deficit commerciale USA-UE, dopo aver già ritirato a maggio una proposta di dazi al 20%, che aveva fatto tremare le borse mondiali. L’UE, che aveva sospeso i suoi dazi da 21 miliardi di euro su prodotti americani per favorire un compromesso, potrebbe ora riattivarli. Ma resta il dubbio se la linea morbida basterà a fermare l’inasprimento dello scontro o se sarà necessario passare alle vie di fatto.

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Blitz

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