Dazi Usa, arriva l’ordine esecutivo nei confronti dell’Ue: cosa cambia
- Postato il 7 settembre 2025
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- Di Virgilio.it
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Si torna a parlare dei dazi voluti dagli Stati Uniti sulle importazioni dall’Ue. Uno dei temi più “caldi” riguarda i dazi sulle auto che potrebbero danneggiare in modo significativo l’industria delle quattro ruote in Europa, che già deve fare i conti con le difficoltà legate all’elettrificazione e alla dura concorrenza dei costruttori cinesi, sempre più agguerriti. In queste ore si è registrato un nuovo passo per la questione. Andiamo a fare il punto su quanto successo e su quali saranno le prossime mosse da parte dell’amministrazione americana.
Cosa cambierà con i dazi
Dagli Stati Uniti è arrivato l’atteso ordine esecutivo da parte di Trump per attuare la dichiarazione congiunta Ue-Usa arrivata dopo l’accordo raggiunto nelle scorse settimane. Il provvedimento avvia la riduzione dal 27,5% al 15% delle tariffe sulle auto prodotte in Europa e poi importate negli Stati Uniti.
La misura arriva a breve distanza dalle dichiarazioni dello stesso Trump che ha minacciato nuove misure contro l’Ue (sempre legate a dazi sulle merci importate, senza un riferimento specifico alle auto però) a seguito della sentenza che obbligherà Google a pagare una multa di 3,5 miliardi di dollari.
Questo denaro, secondo il presidente americano, sarebbe dovuto essere destinato a investimenti e posti di lavoro americani. Per il momento, però, non si registrano ulteriori interventi in tema dazi. L’accordo con l’Ue entra in fase di attuazione.
Il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, che ha seguito in prima persona le trattative nelle scorse settimane, ha così commentato le novità in arrivo da oltreoceano:
“Accolgo con favore l’ordine esecutivo degli Stati Uniti come un passo cruciale nell’attuazione della dichiarazione congiunta Ue-Usa. Esso apre la strada alla riduzione delle tariffe su auto e componenti al 15% e garantisce importanti esenzioni dal limite del 15%. Onorando congiuntamente gli impegni, possiamo apportare benefici duraturi a entrambe le parti”
Ricordiamo che l’accordo tra Stati Uniti e Ue non riguarda solo le auto ma diversi altri prodotti. Per il settore automotive, in ogni caso, si tratta di una misura davvero importante, soprattutto considerando l’impatto dell’industria delle quattro ruote (anche includendo tutto l’indotto) sull’economia.
Cosa cambia adesso
Per l’industria automotive europea è fondamentale poter contare su un quadro normativo chiaro, mettendo fine al periodo di incertezza che va avanti da diversi mesi. La presenza di dazi al 15% è sicuramente una misura più sostenibile per i produttori rispetto a una tariffa del 27%. Di conseguenza, le Case produttrici (sia di auto che di componenti) hanno ora la possibilità di definire nuove strategie sulla base di relazioni più stabili (almeno per il momento) tra le due sponde dell’Oceano Atlantico.
Ulteriori aggiornamenti sulla questione dei dazi potrebbero arrivare a breve. In ogni caso, con tariffe più basse, molte Case potrebbero avviare la produzione di nuovi modelli in Europa e poi procedere con l’esportazione negli Stati Uniti. Su questa linea si potrebbe muovere anche Stellantis che, ricordiamo, è ancora alla ricerca di un piano in grado di sfruttare appieno tutte le sue fabbriche, soprattutto in Italia dove la produzione continua a calare, con vari stabilimenti in forte crisi.