Delitto di Garlasco, Garofano (difesa Sempio): “Reperti spazzatura in buone condizioni”
- Postato il 19 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Sono in ‘buone condizioni’ i reperti sequestrati nella villetta di Garlasco in cui il 13 agosto 2007 è stata uccisa Chiara Poggi. “Erano in buone condizioni, tanto che si è provveduto alla tamponatura”, ha dichiarato Luciano Garofano, consulente della difesa Sempio, uscendo dagli uffici della Questura di Milano dove si sta svolgendo il secondo round dell’incidente probatorio disposto dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli. “Nonostante un’eccezione fatta dall’avvocato Taccia (legale di Sempio ndr.), comunque si è proceduto all’apertura della scatola e abbiamo iniziato a fare i tamponi su tutto il contenuto”, ha spiegato Garofano sostenendo che il contenuto stesso era “in buone condizioni di conservazione”. Per quanto riguarda l’eccezione sul decreto di sequestro sollevato dalla difesa, l’ex comandante del Ris ha spiegato che “il gip si è riservato di discuterlo in incidente probatorio”.
“Abbiamo fatto solo, e non è ancora completato, il tamponamento di tutti i reperti. Sì proseguirà con gli acetati e poi inizieranno le analisi”, probabilmente i primi di luglio. “Dipende dagli esiti – ha aggiunto il biologo – i primi dei quali che avremo forse la settimana prossima. Penso si andrà avanti luglio e agosto. I primi di luglio sempre qui in questura perché dovremo nuovamente campionare i reperti che non avevano dato risultati o avevano dato risultati parziali. Dopodiché il trasferimento al Fatebenefratelli per le analisi più complesse tra cui quello sul Dna trovato sulle unghie di Chiara e attribuito ad Andrea Sempio. Oggi faremo solamente le campionatura e la conclusione delle campionature sugli acetati che contenevano le impronte papillari”, ha detto il consulente della difesa Sempio. Sempre sullo stato di conservazione degli ultimi reperti, sollecitato dai giornalisti, Garofano ha risposto: “Non era tutto marcio, era tutto secco. Tutti i reperti che erano contenuti in quella scatola sono stati sottoposti a campionature. Sono stati tamponati e adesso faremo le analisi”.
L’avvocato Giada Bocellari, che difende Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, ha spiegato che è stata la stessa difesa di Stasi a chiedere esami più approfonditi riguardo la “traccia 10” sulla porta di casa Poggi che potrebbe essere stata lasciata dall’assassino, ma che è risultata priva di sangue a una prima analisi il primo giorno dell’incidente probatorio di martedì. “L’altro giorno – ha detto la legale prima dell’inizio dell’incidente probatorio in questura a Milano – abbiamo fatto due tamponi: un tampone con il quale si è grattato praticamente tutto il materiale biologico per la caratterizzazione genetica e poi un tampone residuo per fare lo Obt test”, cioè la ricerca di sangue. “Mentre su tutte le impronte direi che si vede che non c’è sangue, sulla 10 ci sono dei dubbi – ha proseguito -. Abbiamo chiesto che, siccome il secondo tampone che abbiamo fatto era sul residuo, si faccia un’analisi più approfondita sul tampone per la caratterizzazione genetica”. La traccia è già risultata non essere né dell’attuale indagato, Andrea Sempio, né di Stasi: “Proprio in un’ottica di accertamento della verità e di dare tutti i dati possibili che ci sono, questo credo che sia un atteggiamento, come dico spesso io, laico”.
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