Della Valle sogna le olimpiadi con la nazionale 3x3 (e intanto è bronzo europeo). Banchi o Poeta, chi sarà il nuovo CT?
- Postato il 9 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Nella nazionale del futuro ci sarà posto per Amedeo Della Valle? Lecita è la domanda, pensando a quanto (poco) spazio gli ha concesso Gianmarco Pozzecco nel corso dei sui 4 anni di gestione tecnica. Ma ora che il Poz ha salutato, in attesa di conoscere chi ne raccoglierà il testimone (Luca Banchi è sempre in pole, ma nelle ultime ore sono aumentate le possibilità anche di Peppe Poeta, che sarà nello staff di Ettore Messina all’Olimpia nella stagione alle porte dopo aver condotto Brescia in finale scudetto), qualche spiraglio potrebbe riaprirsi. Anche se Amedeo in testa sembrerebbe avere altro.
- Della Valle show nel 3x3: bronzo europeo e sogno olimpico
- La corsa al nuovo CT: Petrucci "sogna" Ataman?
- La nazionale del futuro: chi resta e chi arriverà (e sono in tanti...)
Della Valle show nel 3×3: bronzo europeo e sogno olimpico
Ad esempio Los Angeles 2028, da raggiungere passando per una corsia differente da quella conv[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/search?q=della%20valle&src=typed_query" profile_id="search"/]enzionale. Perché Della Valle è stato grande protagonista con la nazionale 3×3 ai recenti campionati Europei, dove l’Italia per la prima volta è salita sul podio continentale dopo aver battuto la Germania nella finale per il bronzo (22-15). Un risultato storico, perché mai prima di domenica scorsa una nazionale azzurra maschile s’era spinta tanto lontano.
Il quartetto che ha firmato l’impresa, oltre ad ADV, contemplava anche Dario Masciarelli (che gioca in B2, al Costone Siena), Carlo Fumagalli (in B1, a Faenza) e Raphael Gaspardo, giocatore di stanza a Forlì, in A2. Della Valle ha fatto una scelta controcorrente: anziché unirsi subito al training camp di Brescia ha preferito cercare nuovi stimoli, dimostrando di valere tanto anche in una disciplina in rapida ascesa.
“Provo sensazioni magiche, perché vincere con addosso la maglia azzurra è speciale, ed essere tornato a indossarla lo è stato ancora di più. Siamo stati squadra e lo abbiamo dimostrato con i fatti: il movimento sta crescendo a vista d’occhio, spero davvero che il 3×3 possa continuare a riservare belle emozioni”.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/parallelecinico/status/1965333625211101238" profile_id="parallelecinico" tweet_id="1965333625211101238"/]La corsa al nuovo CT: Petrucci “sogna” Ataman?
Della Valle, insomma, può dire di aver portato a casa qualcosa nella sua estate. Non così i suoi ex compagni di nazionale A, che hanno fatto le valigie dopo l’ottavo di finale perso contro la Slovenia. Nel nuovo ciclo azzurro, ADV magari vorrebbe anche provare a ritagliarsi uno spazio: se dovesse essere Poeta il nuovo CT è plausibile l’idea che possa riportarlo in gruppo, almeno per le gare di qualificazione ai prossimi mondiali, in programma tra due anni in Qatar (con il nuovo riassetto del calendario internazionale, nel 2026 non ci saranno tornei in campo maschile).
Poeta che pure al momento è dietro a Luca Banchi, che Della Valle l’ha solo affrontato da avversario, ma che magari potrebbe anche coinvolgerlo nel progetto qualora lo ritenesse opportuno. In federazione però c’è confusione anche su colui che dovrà scegliere il nuovo CT: Petrucci sembrerebbe essersi defilato, dichiarando che spetterà a Datome la scelta, salvo poi buttare là il nome di Ergin Ataman (solo suggestione?).
La nazionale del futuro: chi resta e chi arriverà (e sono in tanti…)
Indipendentemente da chi sarà il coach, l’organico che presumibilmente dovrà portare l’Italia a giocarsi le chance di accesso a Qatar 2027 e poi a Los Angeles 2028 può già cominciare a delinearsi. Dell’attuale roster, almeno tre i punti fermi: Simone Fontecchio rimane centrale nel progetto, così come Alessandro Pajola e (teoricamente) anche Nicolò Melli, sebbene le primavere sulle spalle comincino ad essere 34.
Poi ci sono i nuovi giovani che si sono rivelati a EuroBasket, quindi Momo Diouf e Saliou Niang, e resta difficile immaginare che Matteo Spagnolo e Gabriele Procida (inspiegabilmente tenuto fuori dalle rotazioni da Pozzecco: forse è questa la sua colpa più grande riferita all’ultimo europeo) possano essere messi entrambi da parte. Sulla carta ci sarebbe anche un certo Donte DiVincenzo, che sarebbe già dovuto arrivare questa estate, salvo poi aver rinunciato per via dell’infortunio al dito del piede (vero o presunto, il dubbio vivrà per sempre).
Se Della Valle (che comunque ha 32 anni…) può tornare in auge, altrettanto spera di fare Nico Mannion, che di anni ne ha 24. E poi occhio all’ondata dei millennials: Francesco Ferrari (2005), Dame Sarr (2006), Luigi Suigo (2007), Diego Garavaglia (2007), Achille Lonati (2007) e Maikcol Perez (2007) rappresentano un investimento sicuro per il futuro, e potrebbero anche essere inseriti in tempi rapidi. Senza dimenticare Grant Basile, Leonardo Totè e Guglielmo Caruso. Insomma, tanta carne al fuoco, ma da affidare a uno chef che sappia cucinare come si deve.