“Depopolamento dei cinghiali crudele e fallimentare”: Osa attacca Regione Liguria

  • Postato il 2 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico settembre 2025

Liguria. “La Regione Liguria ha deliberato di utilizzare i fondi del 2022, destinati alla lotta contro la peste suina africana, per coprire le spese di smaltimento delle carcasse dei cinghiali morti o abbattuti”.

Inizia così la nota con cui l’Osservatorio Savonese Animalista (Osa) è partito nuovamente all’attacco di Regione Liguria in merito alla gestione della Peste Suina Africana. 

“L’assessore alla sanità presenta questo intervento come un modo per ‘contrastare la diffusione dell’epidemia e difendere gli allevamenti suinicoli’, – hanno proseguito da Osa. – Tuttavia, l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e il Partito Animalista Italiano (PAI) rilevano che nel 2022, mentre il commissario alla PSA stava predisponendo la recinzione necessaria a separare i territori infetti da quelli ancora indenni, i fondi disponibili non furono utilizzati pienamente e la recinzione non venne mai completata”.

“I due enti ricordano che in almeno due Paesi europei, proprio grazie a tali strutture, il virus è stato definitivamente debellato. In Italia, e in particolare in Liguria, invece, la peste suina continua a diffondersi: dopo un periodo di apparente tregua, sono ricomparsi casi positivi a Savona, Albissola Marina e Cairo”.

“Questa situazione dimostra che il metodo scelto, il cosiddetto ‘depopolamento’ tramite abbattimenti di massa, non solo è crudele per le modalità con cui viene attuato, ma si rivela anche fallimentare sul piano sanitario. Nonostante ciò, il commissario Filippini e le regioni, compresa la Liguria, insistono su questa strada”. 

“Con l’ordinanza del 25 luglio scorso è stato persino stabilito che, da ieri e fino al 1° febbraio 2026, nelle aree non sottoposte a restrizioni ma incluse nelle zone destinate all’’azzeramento’ della densità di cinghiali, ogni squadra di cacciatori potrà sparare con vincoli minimi, praticamente senza limiti di caccia. La logica è chiara: si persevera in una strategia che ha già dimostrato la propria inefficacia. E come si suol dire, errare è umano, ma perseverare è diabolico.

PAI e OSA “denunciano con fermezza che la gestione della PSA in Liguria si sta trasformando in un disastro sanitario, ambientale ed etico. Si scelgono scorciatoie violente invece di soluzioni concrete, con il risultato che il virus resta, i cinghiali muoiono e i cittadini pagano il conto”.

Autore
Il Vostro Giornale

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