Depositi chimici a Ponta Somalia, le Officine Sampierdarenesi: “Si faccia chiarezza sul nulla osta di fattibilità”

  • Postato il 1 giugno 2025
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Genova. “Si faccia chiarezza sul nulla osta di fattibilità rilasciato per lo spostamento dei depositi chimici a Ponte Somalia”.

A chiederlo sono le Officine Sampierdarenesi – Gianfranco Angusti, che puntano i fari su quello che definiscono “un aspetto fondamentale, troppo spesso trascurato, se non addirittura dimenticato, nel confronto pubblico e istituzionale”.

Il riferimento è il via libera da parte del Comitato Tecnico Regionale, nell’ottobre 2023, al rapporto preliminare di sicurezza di Superba, che ha consentito la realizzazione del progetto: “Senza voler entrare nel merito dell’indagine tuttora in corso presso la Procura della Repubblica, che verte proprio sulla formazione nebulosa del nulla osta di fattibilità, è tuttavia da ravvisare che questa vicenda solleva interrogativi molto seri sulla trasparenza del processo decisionale che ha portato il CTR a rilasciare il parere positivo e, di conseguenza, sulla reale sicurezza del deposito”, dice Barbara Barroero, presidente delle Officine Sampierdarenesi,

“Dagli atti emerge che il gruppo di lavoro, composto da analisti del rischio nominati ai sensi di legge dal Presidente del CTR per condurre l’istruttoria tecnica, ha riscontrato errori nei calcoli forniti da Superba, tali da ridurre significativamente i livelli di sicurezza dell’impianto. Nonostante ciò, il CTR ha comunque rilasciato un NOF positivo. Mesi dopo, lo stesso presidente, audito in Consiglio Regionale sull’argomento, ha dichiarato di averlo rilasciato ritenendo che fosse stato il gruppo di lavoro ad aver sbagliato i calcoli. Affermazione mai espressa in precedenza né tantomeno verbalizzata”.

“Essendo in gioco la sicurezza del territorio e dei lavoratori portuali, la domanda fondamentale, alla quale si pretende chiarezza, è la seguente: chi ha ragione? – prosegue Barroero – E soprattutto: perché nessuno ha chiesto chiarimenti formali su questo evidente conflitto tra valutazioni tecniche e decisione finale? Enti e istituzioni, maggioranze ed opposizioni, ad ogni livello – locali e nazionali – non possono continuare a ignorare queste contraddizioni, che minano la credibilità dell’intero iter autorizzativo
e pongono interrogativi seri sulla tutela della sicurezza pubblica, ed alla luce di ciò, riteniamo che debba prevalere il principio di
precauzione. È inaccettabile che una vicenda di tale rilevanza resti avvolta nell’ombra, anche perché l’attuale procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) pendente presso il MASE, in assenza di questo NOF non avrebbe neanche potuto iniziare”.

Autore
Genova24

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