Diamond League Losanna, stravince la pioggia: l'esilarante pedana del lungo allagata. Fabbri e Simonelli ok, Furlani non rischia
- Postato il 20 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Più che un meeting di atletica sembrava una sessione di… nuoto. Talmente tanta è stata l’acqua che ha inondato la pista (altrimenti velocissima) di Losanna, penultima tappa di Diamond League, mai come stavolta falcidiata in tutto e per tutto dal maltempo che ha flagellato ogni tipo di competizione. Per gli italiani presenti, più gioie che dolori: Leonardo Fabbri conferma di essere in forma mondiale, Mattia Furlani non s’è preso troppi rischi, Lorenzo Simonelli ha fatto capire di essere in netta ripresa. Insomma, nel diluvio elvetico, qualche buono spunto è arrivato.
- Pedana del lungo allagata, ma Furlani non se ne cura troppo
- Simonelli, bel riscatto. Fabbri nel peso manda altri segnali
- Seville un fulmine anche sotto il diluvio: Lyles bastonato
Pedana del lungo allagata, ma Furlani non se ne cura troppo
Certo nessuno avrebbe potuto immaginare tutta l’acqua che s’è riversata in pista nelle tre ore di competizioni. Tanto da dar vita anche a scene piuttosto esilaranti, come quella ammirata sul punto di battuta della pedana del lungo: la mole di acqua che s’è infiltrata sotto l’asse ha convinto gli organizzatori a rimuovere la battuta e cercare di togliere l’acqua con l’ausilio di coni e (ove possibile) a mani nude.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/ge_aldrig_upp/status/1958254025092047187" profile_id="ge_aldrig_upp" tweet_id="1958254025092047187"/]Chiaramente la gara del lungo è risultata essere pesantemente condizionata, tanto che Mattia Furlani s’è ben visto dal prendersi troppi rischi, pensando che tra tre settimane ci saranno appunto i mondiali di Tokyo. Alla fine il 20enne di Marino ha chiuso al sesto posto con un modesto 7.60, anche se la vittoria dell’uzbeko Anvar Anvarov con 7.84 può essere considerata decisamente episodica e poco rilevante anche in vista della rassegna iridata. Malino anche Tentoglou, il grande rivale di Furlani in ottica mondiale, che ha saltato 7.52.
Insomma, indicazioni che lasciano il tempo che trovano, con Mattia che dopo la sospensione del quinto salto ha chiuso con un’ultima misura da 7.51 atterrando su una pedana completamente allagata, manco fosse sulla spiaggia del litorale tirrenico. Furlani era già qualificato per le finali di Diamond League in programma a Zurigo tra una settimana. “Il primo salto è stato l’unico che ha avuto un senso fare, ed è stato un nullo di un niente”, ha commentato a fine serata. “Gara impraticabile, ma continuo a sentirmi bene e questa è l’unica cosa che conta”.
Simonelli, bel riscatto. Fabbri nel peso manda altri segnali
La pioggia caduta copiosa non ha frenato più di tanto Lorenzo Simonelli, che nei 110 ostacoli ha riscattato la brutta figura mandata alle stampe a Chorzow qualche giorno fa. Con 13”21 Simonelli ha sfiorato il suo personale stagionale, distante appena 3 centesimi (ma corso sull’asciutto), chiudendo quarto alle spalle di Cordell Tinch (sin qui il migliore in stagione) e gli altri americani Britt e Cunningham. “So di aver fatto un buon tempo, ma è altrettanto vero che ho avuto sensazioni migliori rispetto a quelle provate oggi. Per Tokyo però sento di poter far bene e di essere sulla via giusta”.
A Tokyo vorrà far bene anche Leonardo Fabbri, che prima sarà impegnato nelle finali di Zurigo da detentore del diamante del peso: con 21.77 al quarto lancio si mette appena dietro a Joe Kovacs (22.04), che pure non sarà della partita al mondiale, non essendosi qualificato ai Trials.
“La pioggia un po’ mi ha condizionato e io devo imparare a gestire ancora meglio queste situazioni”, ha spiegato Leo a fine serata. “Kovacs è più esperto a farlo, ma l’importante era prendersi Zurigo, perché non volevo mancare all’appuntamento con la finale. Ora però bisognerà alzare la media dei lanci per trovare la punta a Tokyo, dove secondo me anche il 22.82 (migliore misura mondiale stagionale, fatta registrare a inizio agosto agli Assoluti di Caorle) potrebbe non bastare”.
Seville un fulmine anche sotto il diluvio: Lyles bastonato
Il meeting Athletissima 2025, oltre che per la pioggia, verrà ricordato anche per la grande affermazione di Oblique Seville nei 100 metri: 9”87 il crono fatto registrare dal giamaicano, con Noah Lyles distante 15 centesimi e Ackeem Blake a sua volta sopra i 10 secondi. Entusiasmante la progressione della britannica Keely Hodgkinson negli 800 metri, dove con 1’55”69 ha realizzato il primato della rassegna.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/TrackGazette/status/1958254639528440136" profile_id="TrackGazette" tweet_id="1958254639528440136"/]Quanto agli italiani, alle finali del 27-28 agosto ci saranno Furlani (lungo maschile), Fabbri (peso maschile), Iapichino (lungo femminile), Folorunso (400 hs femminili), Battocletti (5000 femminili) e Bruni (asta femminile).