Diamond League Silesia, Tamberi non decolla neppure da papà: "Ho la testa altrove, la carica di Camilla non è bastata"

  • Postato il 16 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Chiedere di più stavolta era troppo: da 48 ore appena Gimbo Tamberi è diventato papà, e anche se avrebbe tanto voluto regalare un sorriso alla sua piccola Camilla e alla compagna Chiara che l’ha data alla luce, la pista di Silesia l’ha riportato prontamente con i piedi a terra. Col 2.14 saltato nella tappa di Diamond League che è servito solo a confermare quanto già si sapeva, cioè che Tamberi è lontano anni luce dalla forma migliore: tre errori a 2.18 hanno subito costretto alla resa il marchigiano, che deve decidere se insistere con la preparazione per i mondiali o se considerare la sua stagione già conclusa.

Gimbo e quel tarlo mondiale: “Devo ancora decidere, ma è dura”

Tamberi c’ha provato, benché il trasferimento verso la Polonia è stato davvero organizzato all’ultimo momento. Ho la testa da un’altra parte, ma potete capirmi… il cuore pieno di gioia e colmo di gratitudine, ma dovevo venire qui per testare una volta di più le mie condizioni e anche le mie sensazioni. Non mi aspettavo miracoli: ho cercato di trarre tutta l’energia possibile dall’arrivo di Camilla, ma non sono riuscito a trovare il giusto ritmo sulla pedana.

Cosa farò adesso? Vediamo, è una situazione oggettivamente complicata. Da un lato vorrei provare ad andare a Tokyo, dall’altro potrei anche decidere diversamente. Non lo farò adesso a ridosso della gara, probabilmente nemmeno nei prossimi due giorni. E mi dovrò confrontare con altre persone per capire qual è la cosa migliore da fare. Il focus è comunque puntato su Los Angeles e adesso la mia mente è certamente distratta da quello che è successo nelle ultime ore”.

Un bacio alla nuova arrivata e tanta voglia di tornare subito a stringerla tra le braccia: il mondiale di Gimbo è ancora lontano, forse più lontano di quanto già non lo fosse prima.

Fabbri, lampi da mondiale. Iapichino, giornata no

Le migliori notizie di giornata dal meeting polacco arrivano dal peso, dove Leonardo Fabbri trova un 22.10 che pure non lo soddisfa appieno ma che vale comunque una buona seconda posizione alle spalle dell’americano Payton Otterdhal, vincitore con 22.28. “Non credo di aver fatto la gara che volevo”, ha commentato il fiorentino.

“I primi tre lanci li facevo si e no 6 anni fa… il quarto l’ho fatto bene, il quinto l’avevo fatto meglio ma mi sono distratto ed è arrivato un nullo senza il quale avrei potuto vincere… il sesto semplicemente non è venuto perché ero scarico. C’è da lavorare: la cosa positiva è che durante il riscaldamento ho fatto tutto con grande serenità e senza fare fatica, ma poi in gara non sono stato altrettanto bravo a ritrovare quelle sensazioni”.

Decisamente più opaca la prova di Larissa Iapichino, solo sesta nella gara del lungo con un 6.61 lontano dai suoi standard abituali. “Non mi voglio piangere addosso, però ho decisamente avuto una giornata storta. Adesso devo resettare e ricominciare subito a lavorare”.

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Virgilio.it

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