DiCaprio&De Niro, l’arte della resistenza della Binoche e la voce di Tarantino. Così inizia Cannes

  • Postato il 14 maggio 2025
  • Cinema
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Il 78° Festival di Cannes si è ufficialmente inaugurato con tutti gli annunci politicamente corretti e le star del caso – sopra tutti il premiato “d’onore” Robert De Niro e il suo “premiante” Leonardo DiCaprio – tranne che per un aspetto: la qualità del film d’apertura.

Eppure va sottolineato un aspetto non irrilevante. Il pur modesto Partir un jour, opera prima della (ovviamente) francese Amélie Bonnin posto inspiegabilmente quale opening film fuori concorso da Thierry Fremaux, in Italia non potrebbe oggi essere realizzato. Il motivo è semplice, ed è attribuibile alle miopi decisioni governative sulla gestione “economica” dell’industria cinematografica italiana, materia di polemica in corso fra il ministro Alessandro Giuli ed Elio Germano, cui si sono uniti con lettera aperta ideata da Andrea Segre finora quasi un centinaio di artisti e lavoratori del cinema.

Dunque, qualità a parte, il concetto è che i piccoli film prodotti in terra francese godono ancora – e anzi ancor di più – rispetto e visibilità in madrepatria, al punto da esser selezionati per aprire la maggior kermesse mondiale.

Al netto di tali ragionamenti, Partir un jour, si diceva, è ben poca cosa: piccola parabola famigliar-sentimentale al femminile di una chef stellata (Juliette Armanet, che oltre ad esser attrice è cantautrice e pianista) è una commedia infarcita di pezzi cantati (non è propriamente una commedia musical..) destinata a suscitare buoni sentimenti ma null’altro. Qualcosa che evidentemente contraddice l’assunto dichiarato dal presentatore della cerimonia inaugurale, l’attore brillante Laurent Lafitte, citando Frank Capra: “Solo i coraggiosi dovrebbero fare film”.

Di fatto, tutto quanto ha anticipato la visione del film nel tirato a lucido Grand Théâtre Lumière è stato all’insegna della capacità del cinema di cambiare il mondo, di resistere ai soprusi, di indirizzare i popoli verso la pace e la fratellanza, e di includere chiunque nel segno della rappresentanza di partecipazione e parità di diritti. Anche la presidente della Giuria internazionale, Juliette Binoche, non si è sottratta da dichiarazioni appassionate: “L’arte resiste. È la potente testimonianza delle nostre vite e dei nostri sogni e noi, come pubblico, la accogliamo. Possa il Festival di Cannes contribuire a tutto questo!”.

Ma a riscaldare il pubblico in sala è stato il momento clou della serata, ovvero la consegna della Palma d’onore a Robert De Niro per mano del suo giovane collega, e già designato erede, Leonardo DiCaprio. “Stasera, ho l’immenso onore di essere qui a onorare qualcuno che è il nostro modello – ha annunciato DiCaprio. “Robert De Niro non è solo un grande attore, egli è L’Attore. Con Martin Scorsese non solo ha fatto film, ma ha ridefinito l’essenza del cinema, elevando la relazione tra regista e attore a qualcosa di cruciale e senza precedenti nella condivisione del rischio”.

Da par sua, l’immenso interprete di Taxi Driver e Toro Scatenato – giusto per dirne alcuni- ha ringraziato il Festival alzando la voce contro le scellerate politiche di Trump: “Nel mio paese stiamo combattendo con forza per difendere la democrazia, qualcosa che un tempo era dato per scontato. Questo coinvolge tutti, nessuno escluso, perché le arti sono, per loro natura, democratiche, inclusive, unificanti. E soprattutto inneggiano alla libertà. Per questo l’arte oggi rappresenta una sfida per gli autocrati e i fascisti di tutto il mondo. Dobbiamo agire ora, senza violenza ma con passione e determinazione. Il tempo è maturo: chiunque crede nella libertà deve organizzarsi, protestare e votare alle elezioni”. Ovazione e standing ovation per lui.

E, a chiudere in bellezza, è subentrata la voce di Quentin Tarantino a dichiarare “È con grande onore che dichiaro aperta la 78ma edizione del Festival di Cannes!”.

L'articolo DiCaprio&De Niro, l’arte della resistenza della Binoche e la voce di Tarantino. Così inizia Cannes proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti