Dichiarazione dei Redditi 2025. Cosa fare, come funziona, scadenze e novità

  • Postato il 30 aprile 2025
  • Di Panorama
  • 3 Visualizzazioni

Dichiarazione dei redditi 2025 si parte. Da oggi si può visualizzare la propria precompilata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni, già predisposte contengono i dati in possesso del Fisco oppure inviati dagli enti esterni, come datori di lavoro, farmacie e banche. Dal 15 maggio si potrà modificare, accettare e trasmettere. Scadenza: entro il 30 settembre se si tratta di 730 (dipendenti, pensionati, disoccupati…), entro il 31 ottobre se si tratta di modello Redditi Persone Fisiche (partita IVA, redditi esteri o partecipazioni societarie ecc.). Passo passo ecco tutto quello che bisogna sapere.

Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi (precompilata) e chi è esonerato
Le persone fisiche presentano la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello Redditi Persone Fisiche o il modello 730, a seconda della tipologia di reddito posseduta. Devono presentare il 730: lavoratori dipendenti e i pensionati che possiedono redditi da lavoro dipendente o pensione, chi è in cassa integrazione, lavoratori socialmente utili, soci di cooperative, docenti e personale ATA con contratti a tempo determinato inferiori a 12 mesi, produttori agricoli esonerati da Iva, Irap e sostituti d’imposta e da chi ha altri redditi (es. da fabbricati o da capitale), purché abbia un sostituto d’imposta che possa effettuare i conguagli. Devono ricorrere al Modello Redditi Persone Fisiche: i titolari di redditi d’impresa, autonomi con partita IVA o redditi diversi come affitti d’azienda. Sono esonerati coloro che hanno solo redditi fino a 3.000 euro. Chi ha ricevuto solo una Certificazione Unica non è obbligato al 730, ma può presentarlo volontariamente per ottenere detrazioni o rimborsi.

Cos’è la precompilata e come usarla
La precompilata è un modello di dichiarazione dei redditi che l’Agenzia delle Entrate prepara già con molti dati inseriti: redditi da lavoro, spese sanitarie, interessi sul mutuo, spese scolastiche, e altro ancora. Dal 30 aprile 2025 si può accedere alla propria dichiarazione precompilata online, per consultarla e controllarla. Come fare? Basta andare su sito dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) e accedere alla propria area riservata con SPID, CIE o CNS. Si può anche delegare un familiare o una persona di fiducia o un Caf o un professionista per la consultazione e l’invio della dichiarazione. Attenzione. La precompilata non è sempre completa: alcune spese, come quelle detraibili per affitto o spese universitarie all’estero, potrebbero non essere presenti e vanno integrate manualmente. Inoltre, è sempre bene controllare tutti i dati che si trovano inseriti, il margine di errore c’è sempre.

Cosa è il 730 semplificato
Una volta entrati nella propria area riservata trovi la possibilità (è intuitivo) di scegliere il 730 semplificato: le informazioni già presenti nel modello sono proposte con un linguaggio più facile. Così la compilazione è facilitata e si fa un percorso guidato nel modificare e/o confermare i dati. Non si devono conoscere quadri, righi e codici ma si viene guidati fino all’invio della dichiarazione. Per esempio, nella sezione “casa” si trovano i dati relativi all’abitazione (rendita, eventuali contratti di locazione, interessi sul mutuo ecc.), in quella “spese sostenute” gli oneri, e nella sezione “famiglia” le informazioni su coniuge e figli. Il 730 semplificato è accessibile solo dalla piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate, non tramite Caf o professionisti, ed è un percorso utile per chi ha poca dimestichezza con i modelli fiscali.

Cosa controllare e modificare nella precompilata
Una volta davanti alla propria precompilata si deve verificare che i dati inseriti siano corretti. Se mancano informazioni o ci sono errori, dal 15 maggio si può modificare. Ad esempio, aggiungere spese detraibili non presenti nella precompilata o correggere dati errati. Una volta confermati o modificati, i dati vengono automaticamente inseriti nel modello online. È bene ricordarsi che una volta accettata la precompilata senza modifiche il contribuente è esonerato da controlli documentali su spese detraibili o deducibili (a meno di falsa dichiarazione). Al contrario, in caso di modifiche, l’onere della prova passa al contribuente.

Come e quando inviare
Una volta fatte le modifiche del caso e accettata la dichiarazione precompilata può essere presentato direttamente tramite l’applicazione web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Oppure si può presentare tramite il proprio datore di lavoro (solo se presta assistenza fiscale), il proprio ente pensionistico, un Caf-dipendenti o un professionista abilitato. In questo caso va firmata la delega per l’accesso alla dichiarazione.

Precompilata: le novità 2025
Nuovi quadri M e T: sono introdotti nel modello 730 per permettere anche ai contribuenti senza partita IVA di dichiarare redditi soggetti a tassazione separata, imposta sostitutiva o plusvalenze finanziarie, utilizzando la versione semplificata della dichiarazione.
Eredi: il servizio web dell’Agenzia delle Entrate è ora accessibile anche a tutori, amministratori di sostegno e genitori abilitati, che possono operare per conto dell’erede nella gestione delle dichiarazioni, possono trasmettere la dichiarazione precompilata per conto del contribuente deceduto.
Dati GSE: tra i dati delle precompilate vengono ora inclusi anche i proventi derivanti dalla cessione di energia elettrica da impianti fotovoltaici domestici, erogati dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Forfettari: per i titolari di Partita Iva in regime di vantaggio o forfettario, le informazioni fiscali ricavate da fatture elettroniche e corrispettivi trasmessi tramite SDI sono dentro la dichiarazione precompilata. Il contribuente deve comunque verificare che tutte le fatture elettroniche trasmesse via SDI siano correttamente contabilizzate nella dichiarazione, specialmente se ha fatto rettifiche o operazioni extra-SDI.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti