Differenziata a Savona, incontro teso tra sindaco e residenti di Villapiana
- Postato il 14 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Lungo confronto questa mattina, a tratti anche aspro e teso, tra il sindaco di Savona Marco Russo e un gruppo di residenti di Villapiana, che questa mattina alle 11 hanno atteso l’arrivo del primo cittadino nei giardini di via Verdi per discutere dell’imminente passaggio alla raccolta rifiuti porta a porta.
Un incontro dai toni, come detto, abbastanza accesi, con momenti di autentica tensione. Da un lato le tante domande dei cittadini (perché i cassonetti intelligenti solo in centro? Dove tenere i cassonetti condominiali?), dall’altro il tentativo di Russo di rispondere tra una interruzione e l’altra.
Tante le obiezioni dei residenti, tra chi si chiede chi pagherebbe qualora qualche anziano inciampasse nei mastelli e chi invoca un rinvio alla fine dell’estate.
Di fronte ai timori dei residenti, Russo ha ricordato le ragioni che hanno portato al nuovo sistema (le sanzioni pagate alla Regione a causa del mancato raggiungimento della quota di differenziata), ha nuovamente ribadito l’impossibilità (a causa del modo in cui è stato scritto il bando di gara) di posizionare anche nei quartieri gli stessi cassonetti intelligenti del centro (al contrario, ha ventilato l’ipotesi di un futuro passaggio al porta a porta anche lì), e ha escluso che il posizionamento di eventuali cassonetti sulla strada possa comportare il pagamento del suolo pubblico. Una risposta che ha lasciato interdetti alcuni dei presenti, secondo i quali alla stessa domanda (ma anche ad altre) Sea-s avrebbe risposto in modo opposto a quanto fatto oggi da Russo: “Su molte cose hanno detto il contrario di quello che dice lei oggi”, tuona un amministratore di condominio.
Al termine dell’incontro Russo ha garantito che “le criticità di Villapiana ci sono molto chiare”, ha invocato un “recupero dell’indignazione” contro chi sporca (o ad esempio lascia sporcare i cani) e ha ricordato che questo è “solo un inizio”, chiedendo di attendere il via per valutare le criticità che – ha promesso – “verranno affrontate e si faranno i correttivi del caso”.
“Io vengo qui a prendermi gli insulti – ha concluso – perché è mia responsabilità, e mi prendo carico di questo passaggio alla raccolta differenziata perché era doveroso farlo. Se mi punirete, mi punirete. Ma vi ricordo che la raccolta dei rifiuti è l’unico servizio che richiede obbligatoriamente la collaborazione del cittadino. È l’inizio di un cammino: affrontiamolo con orgoglio insieme”. Parole che hanno convinto alcuni dei presidenti ma non altri, tra chi teme l’arrivo dei gabbiani e chi rivendica “un sistema uguale per tutti, senza trattarci come periferie”.