Diritti dei bambini e dei minori, Defence for Children ha inviato otto domande ai candidati sindaco
- Postato il 23 aprile 2025
- Bambini
- Di Genova24
- 2 Visualizzazioni


Genova. Defence for Children Italia ha inviato un serie di domande ai candidati sindaco di Genova per conoscere la loro visione riguardo ai temi dei diritti dei bambini e dei minori. Le domande, che coprono diverse aree cruciali come la protezione dell’infanzia, la giustizia minorile, la partecipazione e la costruzione di una città a misura di minori, sono finalizzate a raccogliere le proposte e le soluzioni che i candidati intendono adottare per migliorare il benessere e la sicurezza dei più giovani nella città.
Le questioni sollevate riguardano tematiche fondamentali, come l’adozione di politiche di protezione nei luoghi pubblici, l’attuazione dei diritti previsti dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, e la creazione di spazi di partecipazione per i minori nei processi decisionali. Inoltre, si discute della protezione dei minorenni stranieri non accompagnati e delle misure per migliorare il sistema di giustizia minorile, sempre con un focus sulla prevenzione e reintegrazione.
Le risposte fornite dai candidati saranno un’importante occasione per riflettere su come la città di Genova può evolversi in una “child-friendly city”, dove i diritti e le necessità dei bambini e dei ragazzi siano al centro delle politiche pubbliche.
Protezione e Benessere
A livello internazionale la questione dei sistemi integrati di protezione dell’infanzia, che include l’adozione e implementazione di politiche o standard per la salvaguardia e il benessere delle persone minorenni da parte di tutte le istituzioni, autorità o enti che lavorano a contatto diretto con bambini, bambine, ragazze e ragazzi, sta acquisendo sempre più attenzione e importanza.
Infatti, il 23 aprile 2024 la Commissione Europea ha adottato una raccomandazione sullo “sviluppo e il rafforzamento di sistemi integrati di protezione dei minorenni nell’interesse superiore delle persone minorenni, come impegno nella Strategia dell’UE sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
Secondo la Commissione, la raccomandazione aiuterà gli Stati membri a rafforzare “i loro sistemi di protezione dei minorenni”. “Le autorità a tutti i livelli di governance e la società civile in tutti i settori devono collaborare per la protezione delle persone minorenni da ogni forma di violenza”, si legge nel documento della Commissione.
Una politica di protezione dell’infanzia e dell’adolescenza rappresenta un sistema di direttive e linee guida essenziali per orientare le pratiche organizzative e gestionali che vedono coinvolte persone minorenni, con l’obiettivo di prevenire ogni forma di violenza contro le persone minorenni e di rispondere adeguatamente e tempestivamente in ogni caso di violenza. Queste direttive sono fondamentali per creare ambienti sicuri, prevenendo situazioni dannose per le persone minorenni e promuovendo il loro benessere.
1. Pensate di porre l’attenzione a queste politiche e adottarle nei luoghi comunali che prevedono la presenza di bambini (es. asili comunali, biblioteche, scuole secondarie, impianti sportivi etc)?
Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
La Convenzione Onu sui dritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia nel 1991, prevede:
Superiore interesse (Art. 3): in ogni decisione, legge, politica, provvedimento, o iniziativa pubblica o privata, l’interesse del bambino, bambina o adolescente deve essere considerato e avere la priorità.
Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo (Art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, bambine e adolescenti, anche tramite la cooperazione internazionale.
Ascolto delle opinioni della persona minorenne (Art. 12): i bambini, le bambine e adolescenti devono essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e le loro prospettive, idee e opinioni devono essere tenute in adeguata considerazione.
2. Come pensate di attuare questi 3 punti con politiche relative al Comune di Genova?
Minorenni e giovani del mondo
La legge 47/2017 (Disposizioni in materia di misure di protezione dei minorenni stranieri non accompagnati) prevede una serie di misure e garanzie che devono essere implementate a livello comunale per l’accoglienza e protezione dei minorenni stranieri non accompagnati. Le misure previste dalla legge vengono ancora applicate in misura minima determinando così un sistema di accoglienza inadeguato rispetto alle necessità. Paradossalmente questa deroga strutturale rispetto alle previsioni legislative e agli standard internazionali, sta determinando un sempre maggior numero di minorenni che, anche a causa di questo contesto e senza riferimenti precisi, diventano vittime o autori di reato, trovandosi così coinvolti nel sistema di giustizia minorile, il quale sta soffrendo sempre di più l’onere di un mancato o fallace sistema di accoglienza.
3. Quali misure prevedete per garantire l’implementazione di questa legge, promuovendo le garanzie che devono essere assicurate ad ogni minorenne, da qualsiasi luogo provenga e senza eccezioni?
Giustizia minorile
Il sistema di giustizia minorile in Italia è in un continuo e rapido declino. Ogni giorno assistiamo ad un utilizzo sempre più esteso delle misure detentive, ad un’inadeguatezza della programmazione socio-educativa e a misure punitive e disciplinari sempre più marcate. Disposizioni in netto contrasto con i principi e le norme che avevano reso la nostra legislazione, il DPR 448/88, e la sua caratteristica vocazione educativa, un esempio a livello internazionale.
4. Quali misure prevedete di implementare per prevenire le situazioni di vulnerabilità che spesso portano le persone minorenni a diventare vittime o autori di reato?
5. Quali misure per supportare l’educazione e la reintegrazione dei minorenni che hanno avuto problemi con la giustizia?
6. Aprire situazioni che accolgano adeguatamente minorenni che provengono dal circuito penale che hanno necessità di specifiche attenzioni (malessere psicologico, utilizzo di sostanze stupefacenti….)
Partecipazione
L’articolo 12 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza stabilisce che il diritto delle persone minorenni di esprimere liberamente la loro opinione su ogni questione che li riguarda. Ormai è ampiamente riconosciuto che l’inclusione delle prospettive delle persone minorenni nei processi decisionali arricchisca e rafforzi non solo i processi democratici a livello locale, ma contribuisca anche ai processi di crescita, contribuendo a diventare cittadini attivi più informati e consapevoli.
6. Sono previsti degli spazi per coinvolgere bambini, bambine, ragazze e ragazzi nei processi decisionali cittadini? Quali misure per creare una linea di ascolto con loro?
Città a misura di persone minorenni
Una città a misura di persone minorenni è una città o qualsiasi sistema di governance locale che si impegna a rispettare i diritti dell’infanzia così come articolati nella Convenzione sui diritti dell’infanzia. Si tratta di una città o di un comune in cui le voci, i bisogni, le priorità e i diritti dei bambini sono parte integrante delle politiche, dei programmi e delle decisioni pubbliche.
Una città a misura di persone minorenni prevede trasporti pubblici efficienti, spazi pubblici per far esprimere i ragazzi e le ragazze a livello artistico e sportivo gratuitamente, opportunità educative adeguate ed efficienti, spazi al aperto, natura, iniziative culturali, spazi per la partecipazione diretta dei cittadini, ma anche spazi pe ril gioco e il tempo libero. Una città a misura di persone minorenni è perciò una città a misura di tutti.
7. Pensate che Genova possa diventare una child-friendly city? Come?
In conclusione
8. Quali azioni per fare in modo che i bambini e i ragazzi diventino adulti consapevoli e ben integrati nella società?