Disabilità, ordine del giorno in Consiglio regionale: “Ora nuove risorse e misure concrete”
- Postato il 28 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. E’ stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno 48, presentato da Armando Sanna (Pd), che impegna la Giunta regionale ad ampliare il Tavolo di Coordinamento, a fornire al proprio personale una formazione sulla disabilità; a creare un Osservatorio permanente; a promuovere incontri pubblici con esperti; a mappare gli edifici regionali e dell’ERP per abbattere le barriere; a realizzare opere prive di barriere; ad istituire presso le asl “Sportelli Help”; a ridurre i tempi di rilascio della diagnosi di disabilità; ad inserire nei bandi il requisito dell’accessibilità dei progetti; a certificare gli esercenti che rendono accessibile la propria attività; ad utilizzare un linguaggio semplice nella comunicazione istituzionale e a fornire alle reti antiviolenza il supporto adeguato.
L’assessore alle politiche sociosanitarie e sociali Massimo Nicolò ha illustrato le iniziative già avviate in merito. Nel dibattito è intervenuto Gianni Pastorino (Andrea Orlando Presidente).
“Bene che il consiglio regionale abbia approvato l’ordine del giorno da me presentato, condiviso con associazioni e famiglie, che chiede un approccio universalistico nel trattamento della disabilità, per garantire alle persone diritti, accessibilità e inclusione piena in ogni ambito della vita. Ma dopo questo primo passo è importante non fermarsi solo alla parole” afferma il capogruppo del PD in Regione Armando Sanna.
“Ora ci aspettiamo che vengano erogati i fondi già stanziati per la gravissima disabilità e garantiti i servizi stanziando le risorse necessarie per ‘Progetto di vita’. Bisogna offrire ascolto concreto alle famiglie e accessibilità in ogni settore. La disabilità, nelle politiche attuali, viene trattata con soluzioni per compartimenti stagni e non unitari: trasporti; scuola; formazione personale e insegnanti; accessibilità, ogni misura è parziale e mai inserita in un quadro complessivo e unitario. È necessario dotarsi di un sistema che permetta un approccio universalistico. Le istituzioni hanno il dovere di garantire inclusione piena in ogni ambito della vita. Ora lavoriamo per trovare le misure più idonee per trasformare le richieste di questo ordine del giorno in misure concrete”.
“La pubblica amministrazione deve attuare soluzioni in grado di permettere a ogni persona di autodeterminarsi in ogni fase della propria vita e offrire il sostegno necessario ai familiari delle persone con gravi disabilità. Lavoriamo su progetti che guardino alla disabilità in modo unitario per dare soluzioni più efficaci, per non lasciare indietro nessuno” conclude l’esponente Dem.