Diventano un caso i soldi in nero del sindaco Telesca

  • Postato il 7 giugno 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 1 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Diventano un caso i soldi in nero del sindaco Telesca

Share

Dopo le rivelazioni del nostro giornale sui soldi in nero di Telesca, l’opposizione di Potenza incalza il sindaco sul pagamento di 90 mila euro all’avvocato De Bonis durante una vertenza contro il comune.


POTENZA – Sono diventati un caso politico i 90mila euro in contanti pagati dall’allora consigliere comunale e attuale sindaco di Potenza Vincenzo Telesca all’avvocato Raffaele De Bonis.
E’ stata annunciata pomeriggio di venerdì 6 giugno 2025, infatti, una richiesta di chiarimenti al riguardo a firma dei gruppi consiliari di opposizione del centrodestra Comune di Potenza. Non una vera e propria interrogazione, insomma. Ma è chiaro che se i chiarimenti auspicati non dovessero arrivare nella prima seduta utile del consiglio comunale si procederà in tal senso. Mettendo nero su bianco l’esistenza di un caso destinato a restare negli annali dell’amministrazione.

Nel comunicato diffuso dalla minoranza consiliare si parla di «gravi rivelazioni» a proposito delle notizie pubblicate da L’Altravoce-Quotidiano del Sud sul pagamento di 90.000 euro «in contanti e senza tracciabilità» intercettato dai pm di Potenza, a marzo del 2019 nello studio De Bonis. Pagamento effettuato dall’allora consigliere comunale Telesca, che ai pm, sentito come persona informata sui fatti, ha spiegato di aver fatto con denaro consegnatogli dalla defunta madre per ricompensare i servizi resi dall’avvocato a lei e ai suoi fratelli. In relazione a una causa contro il Comune di Potenza sull’indennizzo per l’esproprio di alcuni terreni di famiglia.

LEGGI ANCHE: Potenza, anche la finanza indaga sui 90mila euro in nero di Telesca

LE PREOCCUPAZIONI DEL CENTRODESTRA

I gruppi consiliari di centrodestra esprimono «seria preoccupazione» e sottolineano che le modalità del pagamento non sono state «conformi agli obblighi fiscali e dichiarativi». Di qui la trasmissione degli atti dalla squadra mobile di Potenza, che all’epoca indagava sull’avvocato De Bonis, alla Guardia di finanza per i dovuti accertamenti sugli aspetti tributari. «Se confermate, tali circostanze delineerebbero un quadro allarmante, che mette in discussione i principi di trasparenza, legalità e decoro che devono ispirare l’azione di chi ricopre incarichi pubblici, a partire dalla figura del primo cittadino». Tuona l’opposizione in consiglio comunale. «Non si tratta di vicende private, ma di fatti che coinvolgono direttamente un rappresentante istituzionale, in un contesto di potenziale conflitto di interessi e di grave opacità finanziaria. Il silenzio istituzionale, in queste ore, è inaccettabile».

SUI SOLDI IN NERO DEL SINDACO TELESCA L’OPPOSIZIONE RICHIEDE TRASPARENZA IN CONSIGLIO

«Chiediamo pertanto con forza e urgenza – prosegue il comunicato diffuso venerdì pomeriggio 6, giugno 2025- che il sindaco Telesca venga a riferire in aula consiliare – concludono , davanti ai rappresentanti eletti della città, fornendo chiarimenti puntuali e documentati su quanto emerso, e rispondendo pubblicamente ai cittadini di Potenza».
«Il rispetto delle istituzioni – concludono i gruppi del centrodestra comunale – passa dalla chiarezza e dalla responsabilità».

ARCHIVIAZIONE PER MAURIZIO DE FINO

L’esistenza di indagini sulla provenienza del denaro consegnato da Telesca all’avvocato De Bonis era stata rivelata, mercoledì, da L’Altravoce-Quotidiano del Sud, assieme a quella di altre vicende eclatanti che negli ultimi anni sono finite al vaglio della procura di Potenza. Inclusi gli appalti aggiudicati da diversi enti pubblici lucani alla Spix Italia srl. Proprio in relazione a questi ultimi l’avvocato Donatello Cimadomo ha comunicato l’avvenuta archiviazione delle accuse nei confronti del suo assistito Maurizio De Fino, amministratore della società. Archiviazione avvenuta a dicembre del 2023 in seguito a uno stralcio delle stesse, non presente nel fascicolo consultato nei giorni scorsi dal Quotidiano.

Stando a quanto evidenziato nella richiesta di archiviazione dal pm titolare del fascicolo, Vincenzo Montemurro: «gli elementi acquisiti nelle indagini preliminari (…) non consentono, allo stato degli atti, di ritenere supportati gli iniziali indizi che consentirono l’iscrizione degli indagati». In altri termini non sono stati «riscontrati i numerosi dialoghi oggetto di intercettazione, che risultano altresì assolutamente neutri e relativi ad appalti in essere da tempo presso la Regione Basilicata».

Share

Il Quotidiano del Sud.
Diventano un caso i soldi in nero del sindaco Telesca

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti