Djokovic, la bordata ad Alcaraz nasconde un piano: Nole avvisa Sinner vincendo un match da record con Cilic a Shanghai
- Postato il 3 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Assente dai campi di gioco dalla semifinale dello US Open, Novak Djokovic ha esordito al Masters 1000 di Shanghai battendo, non senza difficoltà, l’amico Marin Cilic in due set e mandando così un segnale a Jannik Sinner, principale favorito alla vittoria finale del torneo. Prima di esordire nel torneo cinese Nole ha anche parlato della questione calendario che ciclicamente torna a essere uno dei temi più discussi nel tennis, tirando velatamente le orecchie a Carlos Alcaraz e ad altri to player per portare l’acqua al suo mulino della PTPA.
- Djokovic sulle critiche al calendario: Nole porta l’acqua al suo mulino della PTPA
- Che stoccata di Djokovic ad Alcaraz
- Nole avvisa Sinner vincendo un match da record contro Cilic a Shanghai
Djokovic sulle critiche al calendario: Nole porta l’acqua al suo mulino della PTPA
Gli impegni ravvicinati di questo periodo di stagione con il Masters 1000 di Shanghai che si è praticamente sovrapposto all’ATP 500 di Pechino portando gli organizzatori del primo a cambiare il programma delle partite per permettere a Sinner di avere almeno un paio di giorni di pausa hanno riacceso le polemiche sul calendario ATP.
Polemiche che ciclicamente ritornano nel mondo del tennis e che hanno visto molti top player esprimersi in maniera critica nei giorni scorsi. Non poteva mancare l’opinione di Djokovic, che alla vigilia dell’esordio a Shanghai ha parlato della questione, tirando però anche l’acqua al mulino della PTPA, il sindacato dei tennisti fondato da lui e Vasek Pospisil, insistendo sul fatto che i giocatori non siano uniti e per questo non riescano ad avere voce in capitolo:
“Ne parlo da anni, ho parlato della riorganizzazione del calendario anche prima che il piano trentennale fosse implementato. Ci sono diverse cose da tenere in considerazione in questo sport negli ultimi decenni, ci sono persone che non vogliono che nulla cambi. Ognuno lavora per i propri interessi, dal punto di vista degli affari è logico. Come uno che ha giocato ai massimi livelli per più di 20 anni, posso dire che i giocatori non siamo abbastanza uniti. Per questo è fondamentale che i top player si siedano intorno a un tavolo, si rimbocchino le maniche e si impegnino davvero a capire tutte le questioni importanti”.
Che stoccata di Djokovic ad Alcaraz
Se quella di prima è una critica velata a tutti i giocatori che si sono lamentati del calendario senza però organizzarsi seriamente per provare a cambiare le cose, le successive parole di Djokovic in conferenza stampa sembrano invece una vera e propria stoccata velata ad Alcaraz e agli altri giocatori che si lamentano della situazione ma poi decidono di prendere parte a varie esibizioni risultando un po’ contraddittori:
“I giocatori si lamentano del calendario, commentano sui media, ma bisogna investire energie. I giocatori migliori devono rimboccarsi le maniche e capire il sistema, in modo da impegnarsi di più a partecipare. I commenti sui media possono creare scalpore e attirare l’attenzione, ma non cambiano le cose. Lo so per esperienza. Ne parliamo da anni. Onestamente, non vedo molti cambiamenti all’orizzonte finché non ci sarà un’unione tra i vertici del tennis: ATP, WTA, i quattro Slam, l’ITF… Sono tutti separati, ognuno ha i propri interessi”.
“Alla fine, la possibilità di scelta esiste ancora. Alcuni giocatori dicono: sì, ma ci sono delle regole, ecc., ma le regole esistono per il ‘bonus’. Non lo puoi ottenere, ma è una scelta che sei pronto a fare se vuoi giocare meno. Poi ci sono anche le esibizioni, a cui i giocatori si candidano, quindi è un po’ contraddittorio“.
Nole avvisa Sinner vincendo un match da record contro Cilic a Shanghai
Nel frattempo Djokovic ha fatto anche il suo ritorno in campo esordendo a Shanghai, dove vista l’assenza di Alcaraz è visto come l’unico vero rivale di Sinner, che Nole vuole dimostrare di poter battere in un torneo al meglio dei tre set dopo essere stato il primo ad ammettere di avere poche chance di farcela nelle fasi finali di un torneo del grande slam.
Esordio non semplice per Djokovic, che faticando un po’ ha battuto l’amico Cilic in due set conquistando il primo al tie-break e il secondo grazie all’unico break del match e salvando due palle del contro-break nell’ultimo game prima di chiudere con il risultato di 7-6 6-4 un match che rimarrà nella storia per un particolare record. Quello tra Nole e Marin è infatti il match più anziano nella storia dei Masters 1000 sommando l’età dei due giocatori, che in totale hanno 75 anni e 139 giorni.
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