Djokovic lancia la sfida a Sinner: le condizioni e la profezia su Cobolli. Ma Roddick lo avverte: “Con Jannik non può farlo”

  • Postato il 10 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Novak Djokovic sembra non avvertire il passare del tempo. E’ una cosa in comune ai grandi dello sport internazionale, a 38 anni il meglio dovrebbe essere alle spalle ma quando hai dalle tua un talento eccezionale e una capacità mentale fuori dalla norma, niente è impossibile. Un po’ come sta dimostrando anche nella pallacanestro LeBron James. E a Wimbledon il serbo ora lancia la sfida a Sinner.

La sfida a Sinner

Djokovic non ha nessuna intenzione di tirarsi indietro nella sfida con Sinner. Dopo la sconfitta al Roland Garros non parte di certo con i favori del pronostico ma quella in semifinale contro l’azzurro si prospetta una battaglia: “Spero di poter essere al livello giusto per riuscire ad affrontarlo anche se si andasse al quinto set. Devo tirare fuori il meglio di me se voglio batterlo. Ma non potrei desiderare una sfida migliore. Dopo aver perso a Parigi per me è una muoia opportunità ed è quello voglio. Non vedo l’ora di poterlo affrontare”.

La caduta nel match contro Cobolli ha fatto temere il peggio, in conferenza il serbo non si è bilanciato sulle sue condizioni: “E’ stata una brutta caduta ma capita sull’erba, mi è capitato altre volte in passato. Spero che non sia niente di serio e di poter giocare senza dolore in semifinale”.

La profezia su Cobolli

Novak Djokovic è sempre stato molto prodigo di consigli e di incoraggiamenti nei confronti dei più giovani e anche con Flavio Cobolli ha dimostrato questo suo modo di fare come rivelato dal romano in conferenza stampa: “Alla fine del match Novak mi ha detto che ho giocato una bellissima partita e che ho avuto il giusto atteggiamento in campo. Mi ha anche detto che presto raggiungerò la Top10 e che ci rimarrò a lungo”.

L’avvertimento di Roddick

Il cammino di Djokovic a Wimbledon non può he essere considerato impressionante. Anche l’ex numero 1 al mondo Andy Roddick fa fatica a descrivere le capacità del serbo a 38 anni: “E’ davvero un maestro, se a 38 anni non ha più la stessa velocità che aveva qualche anno fa, ora sta riuscendo a sopperire con un tipo di tennis diverso. Ti mette sempre nelle condizioni di attaccarlo dalla posizione peggiore possibile, è come essere presi a calci nelle parti basse per 4 ore di fila”.

Ma poi lo avverte in vista del match con Sinner: “Deve andare all’attacco con il diritto, se con gli altri può giocare al gatto col topo come ha fatto con De Minaur e Cobolli, con Jannik non può farlo. Sinner gli farebbe saltare la testa. Devi essere molto più aggressivo, è ovviamente capace di farlo ma fino a ora non è stato necessario”.

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Virgilio.it

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