Dolore pelvico persistente? Non è sempre “colpa” del ciclo! Corri dal medico se noti questo

  • Postato il 1 luglio 2025
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Attenzione a questo dolore pelvico persistente, non è sempre colpa del ciclo: ecco i dettagli e le curiosità della vicenda

Il dolore pelvico persistente rappresenta un campanello d’allarme che non va mai sottovalutato, soprattutto quando non è direttamente correlato al ciclo mestruale. Spesso associato a condizioni benigne, può invece nascondere patologie più serie come il cancro dell’endometrio, una forma di tumore dell’utero che necessita di una diagnosi tempestiva per migliorare le possibilità di cura.

Il cancro dell’endometrio è il tumore ginecologico più diffuso in Italia tra le donne in post-menopausa, ma può manifestarsi anche in età più giovane. Il sintomo più comune è rappresentato da un sanguinamento vaginale anomalo, soprattutto dopo la menopausa, ma il dolore pelvico persistente può essere un segnale precoce che merita attenzione medica. Questo dolore, infatti, non è sempre legato al ciclo mestruale o a dismenorrea, ma può indicare un’infiammazione o la presenza di una massa tumorale.

Tra gli altri segnali da non sottovalutare vi sono la sensazione di peso o pressione nella zona pelvica, perdite vaginali insolite, e talvolta sintomi urinari o intestinali dovuti alla compressione degli organi vicini. È fondamentale rivolgersi a un medico specialista nel momento in cui questi sintomi si manifestano in modo persistente e non migliorano nel tempo.

Diagnosi e fattori di rischio

La diagnosi di cancro dell’endometrio si basa innanzitutto sull’anamnesi clinica e sull’esame obiettivo, seguiti da ecografia transvaginale e, se necessario, da una biopsia dell’endometrio che consente la conferma istologica. L’attenzione va posta anche ai fattori di rischio: l’obesità, la familiarità, la terapia ormonale non bilanciata e condizioni come la sindrome dell’ovaio policistico aumentano la probabilità di sviluppare questa neoplasia.

Dolore pelvico persistente? Non è sempre
Dolore pelvico persistente? Non è sempre “colpa” del ciclo! – blitzquotidiano.it

L’incidenza di questa patologia è in aumento, anche per via dell’incremento dei fattori di rischio legati allo stile di vita. L’aggiornamento delle linee guida raccomanda un monitoraggio attento delle donne che presentano sintomi sospetti, anche in assenza di sanguinamento evidente.

Nonostante il cancro dell’endometrio possa avere una prognosi favorevole se diagnosticato precocemente, la prevenzione resta fondamentale. È essenziale che le donne adottino uno stile di vita sano, con un controllo regolare del peso corporeo e visite ginecologiche periodiche. In presenza di dolore pelvico persistente o sanguinamenti anomali, è imprescindibile rivolgersi tempestivamente a un medico per escludere patologie neoplastiche o altre condizioni ginecologiche che necessitano di intervento rapido.

Il dialogo aperto con lo specialista e la conoscenza dei sintomi rappresentano le armi più efficaci per una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo, migliorando così la qualità di vita e la sopravvivenza delle pazienti.

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Blitz

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