Donald Trump guida gli Stati Uniti fuori dall’Unesco: ecco cosa succederà

  • Postato il 22 luglio 2025
  • Di Panorama
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Donald Trump è pronto a far uscire gli Stati Uniti dall’Unesco. A renderlo noto è stato innanzitutto il New York Post. In particolare, il presidente americano avrebbe accusato l’agenzia Onu di antisemitismo ed eccessiva vicinanza alla Cina, oltre che di promuovere delle politiche woke. “Il presidente Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dall’Unesco, che sostiene cause culturali e sociali divisive e woke, totalmente in contrasto con le politiche di buon senso per cui gli americani hanno votato a novembre”, ha confermato la Casa Bianca. “Un coinvolgimento continuo nell’Unesco non è nell’interesse nazionale degli Stati Uniti”, ha aggiunto il Dipartimento di Stato americano. “La Cina ha sfruttato la sua influenza sull’Unesco per promuovere standard globali favorevoli agli interessi di Pechino”, ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca.

Il plauso di Israele, la critica dell’Unesco

La mossa di Trump ha ricevuto il pronto plauso di Israele. “Accogliamo con favore la decisione dell’amministrazione statunitense di ritirarsi dall’Unesco”, ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar. “Si tratta di un passo necessario, volto a promuovere la giustizia e il diritto di Israele a un trattamento equo nel sistema delle Nazioni Unite, un diritto che è stato spesso calpestato a causa della politicizzazione in questo ambito”, ha proseguito, per poi aggiungere: “Bisogna porre fine all’accusa contro Israele e alla politicizzazione da parte degli Stati membri, in questa e in tutte le agenzie professionali delle Nazioni Unite”. Di parere opposto si è mostrata la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, che ha definito “deplorevole” l’uscita degli Stati Uniti dall’agenzia.

Una frattura costante con le Nazioni Unite

La decisione del presidente americano viene a inserirsi nel più ampio quadro dei suoi rapporti non esattamente idilliaci con le Nazioni Unite. Ricordiamo che, a fine gennaio, Trump aveva avviato il processo per far sì che Washington uscisse dall’Organizzazione mondiale della Sanità. In quegli stessi giorni, l’inquilino della Casa Bianca aveva anche ordinato l’addio degli Stati Uniti all’accordo di Parigi sul clima. Poco dopo, a inizio febbraio, aveva stabilito che il governo americano sottoponesse a revisione l’appartenenza degli Usa proprio all’Unesco. D’altronde, già nel 2017, Trump aveva dato il via al processo per uscire da questa agenzia: una decisione che era stata successivamente annullata da Joe Biden nel 2023.

Le tensioni con Pechino e l’agenda internazionale

Non è del resto un mistero che Trump non abbia mai granché amato l’Onu. I nodi sul tavolo sono infatti molteplici. Al di là della sponda dell’attuale amministrazione americana con Israele, un altro fattore di tensione è il crescente peso politico di Pechino in seno alle Nazioni Unite. Un elemento, questo, che già aveva preoccupato Trump durante il primo mandato presidenziale. La nuova svolta va quindi principalmente letta alla luce della crescente competizione geopolitica tra Stati Uniti e Cina.

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Panorama

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