Donald Trump verso il taglio dei dazi all’Europa, ma il nodo resta il vertice con la Cina

  • Postato il 24 luglio 2025
  • Di Panorama
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Si avvicina il primo agosto: data in cui entreranno in vigore i dazi minacciati da Donald Trump. E, per quanto riguarda l’Ue, sembrerebbe registrarsi un timido rasserenamento. Secondo quanto riferito dal Financial Times, il presidente americano sarebbe disposto a ridurre le tariffe, riservate a Bruxelles, dal 30% al 15%. Trump potrebbe anche concordare delle esenzioni in relazione ad alcuni settori specifici. Secondo fonti diplomatiche europee, i comparti interessati potrebbero essere quello farmaceutico, quello agricolo e quello aeronautico. Bisogna comunque andare con i piedi di piombo. La stessa Casa Bianca, ieri, ha fatto sapere che queste indiscrezioni risultano solo “speculazioni”. Non è quindi affatto detto che le trattative in corso porteranno necessariamente a questo approdo.

Geopolitica e commercio, binomio inscindibile per Trump

Sì, perché, agli occhi di Trump, i dossier commerciali vanno principalmente letti attraverso le lenti della geopolitica e della sicurezza nazionale. In tal senso, il presidente americano tende a inserirli nel più ampio quadro della competizione di Washington con Pechino. Ed è proprio questo il punto. Oggi, il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si trova nella Repubblica popolare per il summit Ue-Cina: un vertice a cui Trump guarderà verosimilmente con estrema attenzione. Nel corso dell’incontro, sono emerse delle tensioni. “Le attuali sfide che l’Europa si trova ad affrontare non provengono dalla Cina”, ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, per poi aggiungere: “Migliorare la competitività non può basarsi sulla costruzione di muri e fortezze”. “’Disaccoppiare e spezzare le catene’ porterà solo all’isolamento”, ha proseguito. “Man mano che la nostra cooperazione si è approfondita, si sono intensificati anche gli squilibri”, ha replicato la von der Leyen.

Auto elettriche, diplomazia e strategia negoziale

Ricordiamo d’altronde che, negli ultimi anni, gli attriti tra Bruxelles e Pechino sono aumentati soprattutto nel settore dell’auto elettrica. È inoltre possibile che il presidente della Commissione europea stia cercando di mostrarsi maggiormente dura nei confronti del Dragone proprio in vista della deadline negoziale con Washington. Trump, dal canto suo, non ha apprezzato il fatto che, negli scorsi anni, Berlino, Parigi e Madrid abbiano rafforzato i loro legami economici con Pechino. È inoltre consapevole del fatto che la Repubblica popolare stia cercando da mesi di coinvolgere Bruxelles nella sua strategia volta a contrastare i dazi statunitensi. È anche in tal senso, che, dal punto di vista commerciale, la Casa Bianca sta tentando di creare una sorta di “cordone sanitario” ai danni della Cina: è alla luce di questo sforzo che vanno, per esempio, interpretati gli accordi economici recentemente annunciati da Washington con Vietnam, Indonesia, Giappone e Filippine.

Ultime ore decisive per l’intesa Ue-Usa

Insomma, queste ore potrebbero rivelarsi decisive per l’intesa commerciale tra Stati Uniti e Unione europea. L’aspetto geopolitico è cruciale. L’importante è che Bruxelles lo capisca e agisca di conseguenza.

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Panorama

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