Donnarumma trova squadra: dopo il Psg ecco il Manchester City
- Postato il 1 settembre 2025
- Di Panorama
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Gianluigi Donnarumma non resterà disoccupato, per quanto lautamente retribuito, nell’anno che porta al Mondiale. Il cortocircuito innescato dalla scelta del Psg di scaricarlo, lui protagonista assoluto della storica conquista della Champions League, è stato spento proprio sul finire di mercato. Donnarumma va al Manchester City, alla corte di Pep Guardiola che lo ha corteggiato per tutta l’estate ma che doveva smaltire i troppi numero uno di casa prima di poter procedere con l’acquisto.
Un affare da 27 milioni di euro più bonus, via di mezzo tra quello che chiedeva il Psg e la suggestione di un fuoriclasse che da febbraio sarebbe stato libero di firmare con chiunque a parametro zero per poi trasferirsi nel luglio 2026. Scenario da incubo per tutti, a partire dalla nazionale italiana che su Gigio fonda gran parte delle speranze di acciuffare la qualificazione al Mondiale. Nelle giornate difficili dello strappo con Luis Enrique, che gli ha preferito Chevalier prelevato a caro prezzo dal Lille (40 milioni di euro), sia il neo commissario tecnico Gattuso che il presidente della Figc, Gabriele Gravina, erano stati vicini al capitano azzurro confermandogli piena fiducia in qualsiasi caso.
Donnarumma da Guardiola, la sua candidatura al Pallone d’Oro
Non serve, perché Donnarumma continuerà a inseguire trofei al Manchester City che viene da una stagione disastrosa e ha palesato più di un problema in porta. Ecco perché, una volta salutato lo storico Ederson, Guardiola non ci ha pensato nemmeno un minuto a chiamare uno dei candidati più autorevoli alla conquista del Pallone d’Oro, penalizzato dal ruolo e dalla spinta tutta francese a premiare Dembelè e non altri nella squadra campione d’Europa.
Donnarumma ha vinto anche la partita dell’ingaggio. Formalmente il Psg lo ha fatto fuori perché ritenuto non pienamente adeguato nel gioco a terra rispetto alle esigenze di Luis Enrique. Nella realtà pesava lo stipendio da 12 milioni di euro netti che il portiere non voleva rinnovare al ribasso e che andava in scadenza nel giugno 2026. Al Manchester City Donnarumma guadagnerà di più: 80 milioni netti in cinque anni e quando avrà finito, nell’estate del 2030, sarà ancora un giocatore relativamente giovane per la categoria essendo un classe 1999.
Donnarumma, una carriera piena di soldi e trofei
La carriera di Donnarumma è stata tutta un’impetuosa salita dal giorno del debutto a San Siro con la maglia del Milan, lanciato da Sinisa Mihajlovic alla tenera età di 16 anni e 8 mesi. Un passaggio che ha innescato anche i problemi di contratto – lui minorenne non ancora vincolato con un accordo da professionista a lungo termine -, germe delle liti successive con il club rossonero e dell’addio a parametro zero nell’estate 2021 che ha ferito i tifosi milanisti.
I numeri di Donnarumma, però, sono quelli di un portiere già epocale: 412 gettoni tra Milan e Psg più 74 con la nazionale maggiore. A soli 26 compiuti lo scorso mese di febbraio. Con la maglia azzurra ha conquistato l’Europeo 2021 a Wembley venendo premiato anche come miglior giocatore della manifestazione. Al Psg ha arricchito la sua bacheca di una Champions League (2025), 4 vittorie della Ligue1, 3 in Supercoppa francese e 2 nella Coppa di Francia, da unire alla Supercoppa Italiana regalata al Milan con le sue parate nel 2016.
Più un diluvio di premi individuali. La Premier League rappresentava la fisiologica evoluzione di una carriera ancora lunghissima. Il calcio italiano non poteva e non può permetterselo, neanche nell’ipotesi del parametro zero. Meglio goderselo in nazionale, sperando che aiuti Gattuso ad agguantare il passaporto mondiale.