Dopo Milano (Sala) le Marche con Ricci: PD nel vortice delle inchieste: le fermerà la separazione delle carriere?

  • Postato il 23 luglio 2025
  • Politica
  • Di Blitz
  • 4 Visualizzazioni

Le inchieste sugli svarioni della politica sono come le ciliege: una tira l’altra. Dopo Milano, dove il sindaco Giuseppe Sala continua a difendersi, ecco la bufera che travolge le Marche.

È l’europarlamentare del PD Matteo Ricci a finire nel mirino della giustizia. Anche lui indagato non per quando si è trasferito a Bruxelles, ma per il periodo i n cui è stato sindaco di Pesaro: “Ha svolto atti contrari ai suoi doveri d’ufficio” si legge.

Che cosa vuol dire? Siamo di nuovo vicini alla parola corruzione? Lo vedremo. Stavolta non sono stati i giornali a informare il sindaco. Gli è arrivato a casa l’avviso dei giudici ed è stato lui stesso a mostrarlo alle telecamere.

Si dice tranquillo, ma forse in cuor suo non lo è perché è una tegola da cui non ti puoi salvare facendo un passo avanti o uno indietro. Imbarazzo? Sconcerto?

Elly Schlein, la segretaria del Pd, torna a ripetere le parole che ha detto a Sala: “Vai avanti”. Ma non è così scontato come potrebbe apparire. In via del Nazareno, sono perplessi, però dopo un primo attimo di smarrimento vanno all’assalto di quella magistratura che è buona o cattiva a seconda dei casi.

Dopo Milano tocca alle Marche

Dopo Milano (Sala) le Marche con Ricci: PD nel vortice delle inchieste: le fermerà la separazione delle carriere? Nella foto Matteo Ricci
Dopo Milano (Sala) le Marche con Ricci: PD nel vortice delle inchieste: le fermerà la separazione delle carriere? – Blitzquotidiano.it (nella foto ANSA: Matteo Ricci)

“Guarda un po’ quando si vuole scatenare il putiferio!”, sostengono con quanta rabbia hanno in corpo. Giorni fa i sondaggi ritenevano che Matteo Ricci aveva superato il suo rivale, Francesco Acquaroli, pupillo della destra, nella corsa alla presidenza della regione. In questa circostanza le toghe da rosse diventano nere e la guerra continua. Non solo per sedersi su quella poltrona a cui molti aspirano in autunno. Ma perché si evidenzia ancora una volta la spaccatura che divide la minoranza. 

Che cosa dicono al riguardo i 5Stelle? È proprio Giuseppe Conte ad esprimersi: “Attendiamo, si affretti a chiarire”. Difesa tiepida: ogni occasione è buona per l’avvocato del popolo per dimostrare che solo lui, in futuro, può essere il vero oppositore del governo Meloni. La premier? Dice le stesse parole del leader grillino: “Siamo soliti pronunciarci solo quando l’inchiesta avrà raggiunto la verità”.

È troppo importante il momento che sta vivendo la politica per farsi sfuggire un’occasione del genere. In autunno si andrà alle urne in sei regioni: una consultazione importante per dare maggiore forza alla maggioranza o per far suonare un campanello d’allarme al governo.

Da un lato ci sono le “sconfitte” provocate da Milano o dalle Marche (chi afferma il contrario non dice la verità); dall’altro c’è la vittoria dell’esecutivo per la riforma riguardante la separazione  delle carriere dei magistrati che ha avuto il primo si da Camera e Senato.

Meloni esulta: giustizia è servita

Ne sarà necessario un altro perchè diventi legge, ma in questo frattempo Giorgia Meloni esulta: “Ci sarà un sistema più equo e trasparente””, dice con una punta d’orgoglio. Insieme con lei Antonio Taiani che, commosso, aggiunge: “Abbiamo portato a termine una battaglia molto cara a Silvio Berlusconi”.

“È una svolta autoritaria”, replica la sinistra. “Una vendetta contro quei giudici che applicando la legge smontano le cosiddette riforme dei conservatori ad ogni costo”.

Per dirla in parole semplici è un’altra tempesta che si abbatte sulla democrazia che vede contrapposti due poteri dello Stato: la politica e la magistratura. Quando invece dovrebbero andare a braccetto per risolvere i tanti problemi che il nostro Paese deve affrontare.

 Questo piccolo mondo italiano non guarda al di là del proprio naso: forse non si accorge (o forse si) che due guerre, se non tre, stanno distruggendo paesi e provocando centinaia di migliaia di morti. Donne, bambini, vecchi: non c’è distinzione di sorta.

L’esercito israeliano attacca e spara. Questi sono gli ordini. Di pace nemmeno l’ombra, di tregua ci si continua a incontrare e a discutere senza combinare un bel nulla. “Si accettano miracoli”, titola stamane a tutta pagina il quotidiano L’identità. È proprio vero, perchè neanche l’intervento del Vaticano e in prima persona di Leone XIV ha fermato la violenza.

Quel che succede a Gaza non ha precedenti”, commentano i giornali europei e americani. Tacciono i russi perchè hanno la coda di paglia e qualsiasi intervento potrebbe coivolgerli più di quanto non lo siano per quel succede in Ucraina.

 Il Parlamento italiano ai primi di agosto andrà in ferie. Pausa, dunque, ma speriamo anche riflessione per il futuro. Sono molti i problemi da risolvere e le leggi che sono chiuse nei cassetti.

Una, in particolare: quella sul suicidio assistito. Non lo neghiamo: il contesto è delicato, ma non si può “decidere” di rimandarlo all’infinito. È degli ultimi giorni un fatto che ha sconvolto l’opinione pubblica: una giornalista umbra, Laura Santi, sofferente da anni, ha voluto essere proprio lei a ingerire il farmaco che le ha tolto la vita.

Allora, si vuole finalmente affrontare l’argomento, discuterne e poi definirne i contorni? L’informazione dovrebbe essere più pressante in materia senza far passare tempo inutile. Invece è sempre la politica ad occupare troppo spazio, pure quando i numeri ti confermano che hai perso. Ad esempio, più Matteo Renzi perde voti più gli si chiedono opinioni. Forse perché sanno che le sue parole oggi contano sempre meno.

L'articolo Dopo Milano (Sala) le Marche con Ricci: PD nel vortice delle inchieste: le fermerà la separazione delle carriere? proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti