Dormire nelle casette dei pescatori: dalla Sicilia a Maiorca e l’Islanda, i b&b più originali dove alloggiare quest’estate
- Postato il 26 luglio 2025
- Viaggi
- Di Il Fatto Quotidiano
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Le case dei pescatori trasformate in accoglienti b&b sono un privilegio, un posto in prima fila sul Mediterraneo, il Mare del Nord, il Baltico o l’Oceano Atlantico. Il suono delle onde può essere una dolce coccola o una sveglia spumeggiante, un richiamo al relax e all’avventura che rianima l’Achab che è in voi o che concilia i ritmi lenti, quelli da cercatori di sardine, che sanno attendere con assoluta calma alla luce fioca della lampara. Queste architetture sono inoltre un inno alla cultura locale, testimoni silenziosi della storia marittima, capaci di raccontare il passato e il presente di un territorio che ha saputo diversificare, valorizzando le antiche tradizioni in una proposta turistica autentica ed immersiva ma allo stesso tempo alternativa e innovativa. Le case dei pescatori venivano originariamente costruite come rifugi funzionali per coloro che vivevano al largo, strutture robuste e resistenti, in diretta connessione con il mare. Oggi giorno, molte di esse, sono state trasformate in residenze uniche e di stile, grazie ad attente ristrutturazioni che non ne hanno snaturato l’essenza, soluzioni b&b piene di fascino e carattere, con tutti i servizi e comfort necessari.
Soggiornare in un “syrmata” nell’isola greca di Milos, o in una “casita de pescadores” di Maiorca, dormire in un “cabanon” in Provenza, o in una “casa dei pescatori” in Sicilia, rivela tutto il caldo fascino del Mediterraneo. Oppure scegliere un “rorbu” norvegese, dove il profumo del legno si confonde alla salsedine, in qualche raro “torfbæir” lungo la costa islandese, o in un “mökki” finlandese, magari con sauna annessa, e la vacanza diventa un’avventura bellissima, dall’atmosfera vichinga. In alternativa, si respira la brezza dell’oceano pernottando in uno dei coloratissimi “palheiros” portoghesi, le case dei pescatori più naïf che si possano scegliere. Qualunque sia la destinazione, quest’anno la vostra vacanza al mare può essere davvero memorabile, svegliandosi ogni giorno con il ritmo delle onde per poi assaporare un buon caffè con vista mare.
Mar Mediterraneo: Milos, Maiorca, Provenza e Sicilia
L’estate in Grecia è un classico che non passa mai di moda. Ma se state cercando un soggiorno che renda davvero memorabile il viaggio, puntate la bussola verso l’isola di Milos, la piccola perla vulcanica situata nell’angolo sud-occidentale dell’arcipelago delle Cicladi, la sorella meno conosciuta di Santorini. Una destinazione perfetta per chi desidera scoprire una meta autentica e meno turistica, ricca di storia e dalla natura spettacolare, famosa per le mirabili catacombe che risalgono al I secolo d.C., per i siti archeologici come il Teatro Antico e le rovine di Phylakopi, e per le incredibili scogliere e formazioni di rocce “variopinte”, date dall’abbondanza di minerali presenti nel terreno vulcanico. Nell’isola dove venne scoperta la Venere di Milo (ora custodita al Louvre), non si può perdere l’occasione di un soggiorno sorprendente in un “syrmata”, le casette di pescatori che affacciano direttamente su acque di cristallo. Le soluzioni b&b più belle si trovano nei villaggi di Klima, Skinopi e Mandrakia, caratterizzate da muri spessi e bianchissimi: la calce è consuetudine da queste parti, come le robuste travi in ulivo che le strutturano, temprate come l’acciaio dalla salsedine. Un abitare poetico, abbellito da ceramiche cicladiche dai toni blu, match perfetto con il mare.
Da un arcipelago ad un altro, approdando nell’isola più grande delle Baleari, Maiorca, la più cosmopolita e urbana, simile a un continente in miniatura poiché offre davvero tutto: dal mare ai monti, spiagge incantevoli circondate da verdi pinete e paesaggi brulli, quelli della Serra de Tramuntana e delle montagne di Bunyola, pendici attraversate da tram storici come quello che collega l’incantevole cittadina di Sóller, situata lungo la costa nord-occidentale, alla capitale Palma de Mallorca, vegliata dalla magnifica cattedrale gotica che troneggia sul lungomare. L’isola racchiude una forte identità nei centri urbani, ma anche negli angoli pittoreschi e più defilati, come il villaggio dei pescatori di Sa Punta de s’Estalella. Qui spuntano “Las casitas de pescadores de s’Estalella”, dodici cottage ad un passo dal mare, accarezzati dalla brezza marina: muri spessi di oltre un metro di pietra arenaria locale, travi di legno provenienti dagli alberi della tenuta o da vecchie barche dismesse, tettoie fatte di rami di pino che proteggono dal solleone estivo ma allo stesso tempo lasciano passare l’“embat”, la fresca brezza marina che pettina la costa. Stile rustico dalle linee semplici e dalle comodità moderne: le strutture sono state riqualificate per offrire comfort secondo gli standard della sostenibilità, rispettando sempre gli elementi tradizionali maiorchini.
Le case dei pescatori sono un fil rouge mediterraneo, affacciate sullo stesso mare ma allo stesso tempo, specchio dei loro territori. Dalle tecniche strutturali, alle esigenze funzionali, alle materie prime, allo stile locale. Ed è così che in Provenza si scoprono i “cabanons” dei pescatori, vecchi ricoveri per le barche da pesca riconvertiti nelle caratteristiche casette in riva al mare che conferiscono carattere ed unicità alle spiagge di quest’angolo di Francia. Elementi pittoreschi, come questa terra, luogo prediletto dagli artisti che venivano abbagliati dalla luce, dai colori della natura terrestre e marina, in tutte le sfumature. Da non perdere un soggiorno nei dintorni di Marsiglia: ad un passo dalla città spazia l’incantevole Parco Nazionale dei Calanchi, un tratto di costa disegnato da scogliere di roccia calcarea a strapiombo sul mare turchese. Da appuntare i cabanons del Calanque de Sormiou, il più grande del parco, chiamato il “gioiello di Afrodite” per l’incredibile bellezza, e quelli dell’altrettanto suggestivo Calanque de Morgiou, che vanta un singolare “aneddoto marinaro”: un tempo era un importante porto peschereccio e passò alla storia per la gigantesca battuta di pesca del tonno nel 1622, organizzata proprio nelle sue acque, in occasione della visita di Luigi XIII a Marsiglia.
Anche la nostra bella Italia vanta un passato marittimo di tutto rispetto, fatto da grandi flotte ma soprattutto da piccoli pescatori che hanno tramandato la loro attività di generazione in generazione. La Sicilia è patria di questo sapere senza tempo, e le casette dei pescatori sono numerose lungo tutti i magnifici litorali dell’isola. Tra le proposte turistiche più suggestive, capaci di unire il piacere di un soggiorno alternativo ma anche il fascino raffinato di una vacanza esclusiva è senza dubbio la località di Marzamemi, lo splendido e antico borgo di pescatori che risale alla seconda metà del ‘700, dove il mare è bellissimo e la movida è raffinata e frizzante.
Nord Europa e un approdo in Portogallo
Per un’estate fresca, il Nord Europa è una destinazione perfetta, dove il blu è incorniciato dal verde brillante di fiordi e paesaggi incontaminati, poco importa se una trapunta di nuvole copre spesso l’azzurro del cielo. Le temperature rinvigorenti e la pioggerellina fine sembrano un invito perfetto a vivere le atmosfere accoglienti dei “rorbuer ”norvegesi, le famose casette rosse dei pescatori costruite su palafitte. Si tratta delle storiche baite sul mare che negli ultimi decenni sono state trasformate in alloggi per i viaggiatori. Le più caratteristiche sono quelle delle Isole Lofoten, dove un tempo si svolgeva una vera e propria “corsa all’oro”: la pesca del merluzzo. Nel passato, i ritmi erano scanditi solo dalla pesca, mentre oggi si adagiano a quelli più accomodanti del turismo, dove l’accoglienza è la parola d’ordine: fu intorno al 1960, che un certo numero di rorbuer abbandonati vennero convertiti e affittati per la prima volta, riscuotendo un grandissimo successo. Tra le strutture più belle, quelle della suggestiva località di Reine, a nord del Circolo Polare Artico. Questo piccolo villaggio di pescatori incastonato tra i fiordi della Norvegia settentrionale è considerato uno dei più caratteristici di tutto il paese, nonché il più panoramico delle Isole Lofoten. Qui si trovano rorbuer posizionati in punti strategici da dove è possibile ammirare l’oceano e le creste aguzze delle montagne, un angolo “alla fine del mondo” dove si ha sempre la sensazione di sentirsi a casa.
Per i cacciatori di paesaggi nordici, l’Islanda è un altra meta speciale. Un Paese che deve tanto alla navigazione, così alla pesca, non è un caso se il piatto nazionale è lo sfidante Hakarl, la carne di squalo macerata per sei mesi sotto terra, consigliata solo ai palati forti. Le case in legno dei pescatori adibite a b&b non mancano, ma per vivere un’esperienza davvero immersiva, le tipiche “torfbæir” regalano un soggiorno unico: si tratta delle abitazioni con tetto in torba, materia prima di cui è ricchissima l’isola, adattate anche alle esigenze dei pescatori. Questa tecnica di costruzione venne importata sull’isola dai vichinghi e le strutture sono presenti in tutta l’isola, alcune, più rare, affacciate lungo la costa. Molto più facile è soggiornare in un “mökki”, una vera e propria consuetudine dell’estate finlandese. Un tempo erano case dei pescatori, oggi sono place to be per villeggiare al mare o in prossimità dei laghi. Si trovano lungo tutta la costa finlandese, che vanta l’arcipelago più grande del mondo, dove si vive uno stile di vita rilassato e si scopre una forte cultura marittima. Bellissime le Isole Åland, località perfetta per trascorrere l’estate nordica affittando un classico mökki, oppure un alloggio che include anche la sauna.
Si scende di latitudine e si approda in Portogallo, precisamente in Costa Nova, una popolare località balneare affacciata sull’Oceano Atlantico nel distretto di Aveiro, molto amata dai surfisti per la sua lunga e ampia spiaggia dorata che si tuffa tra le onde spumose. Ma questa non è l’unica peculiarità che la rende così speciale: la fama si deve ai “Palheiros”, gli antichi capanni di legno utilizzati dai pescatori riconvertiti in deliziose strutture b&b, caratterizzati per essere dipinti con righe bianche e colori pastello che gli conferiscono un’allure unica, simile ad una sceneggiatura di Wes Anderson. Paese che vai, casette dei pescatori che trovi: in pietra, in legno, colorate o bianchissime, perfettamente rinnovate ma allo stesso tempo custodi di tradizioni, un ponte tra terra e acqua, passato e presente.
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