Dubrovnik contro l’overtourism: le nuove regole da conoscere per visitare la città
- Postato il 24 luglio 2025
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- Di SiViaggia.it
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Nel 2024, Dubrovnik è stata classificata come la città più sovraffollata al mondo con un picco di 27 turisti per ogni residente. Da sempre rinomata per la sua bellezza, la sua architettura storica e le sue mura, ha raggiunto il massimo della fama dopo essere stata utilizzata come location nella serie “Il Trono di Spade”: stiamo parlando di circa 60.000 turisti all’anno arrivati in città per partecipare ai tour o cercare in autonomia i luoghi in cui hanno girato le scene.
Ma non confondiamoci, perché il problema non sono certo i fan dell’amata serie targata HBO. I tre problemi principali che Dubrovnik si è ritrovata ad affrontare senza precedenti sono i voli economici, le navi da crociera e il traffico. Ed è proprio per quest’ultimo punto che la città ha introdotto un “Sistema di gestione del traffico” nell’area di tutela del patrimonio storico-culturale e nella zona limitrofa con l’obiettivo di preservare il patrimonio culturale e promuovere una mobilità urbana sostenibile.
Come funziona il nuovo sistema di gestione del traffico a Dubrovnik
La Città Vecchia di Dubrovnik, in Croazia, negli ultimi anni ha cominciato a soffrire di una forte congestione legata al traffico. Il problema riguarda soprattutto la proliferazione di auto a noleggio e taxi intrappolati in un sistema a senso unico, oltre che dozzine di autobus turistici che si accumulano ogni ora vicino a Porta Pile per caricare e scaricare passeggeri. Soprattutto in estate, nei mesi di alta stagione come luglio e agosto, arrivavano fino a 200 autobus al giorno. Una situazione che, non solo ostacolava il flusso dei turisti, ma soprattutto rendeva difficile la vita quotidiana ai residenti.
Per affrontare il problema, la città ha introdotto una serie di nuove regole: gli autobus sono tenuti a prenotare gli orari di arrivo e possono essere multati fino a 2.000 euro se si presentano senza averlo fatto, le auto a noleggio devono parcheggiare in aree designate e il numero di taxi che possono entrare nella Città Vecchia è stato ridotto da 9.000 a soli 700. In più, è stato introdotto un nuovo sistema di gestione del traffico chiamato “Zona”.
In questa ampia area attorno alla città vecchia, che comprende quartieri come Ilijina Glavica, Zagrebačka ulica fino a Viktorija e l’area da Pile a Boninovo, sarà attiva dal 1 marzo al 30 novembre 2025 la cosiddetta “Zona. Qui, l’accesso è consentito solo previa autorizzazione e in casi specifici: se si viaggia in minibus prenotando tramite siti specifici; se si dispone di un parcheggio prenotato tramite l’app ufficiale; oppure se si alloggia in una struttura (hotel o privata) situata nella Zona e il proprietario ha registrato la targa del veicolo.
Per chi arriva senza prenotazione, è possibile entrare solo per cercare un alloggio, ma attenzione: se non si registra il soggiorno entro tre giorni, si dovrà lasciare la Zona e comunicare il motivo via email all’amministrazione.

Le regole introdotte a Dubrovnik contro l’overtourism
Oggi, la popolazione permanente della Città Vecchia di Dubrovnik conta appena 1.500 abitanti, un netto calo rispetto ai circa 5.000 del 1991. Molte case e appartamenti sono stati trasformati in alloggi turistici, una dinamica che ha finito per minare il senso di comunità, erodere la cultura locale e far lievitare i prezzi degli immobili.
Per contrastare l’overtourism, la città ha introdotto una serie di misure, oltre a quelle già menzionate. Una riguarda le navi da crociera: l’afflusso quotidiano e concentrato di migliaia di passeggeri nel cuore del centro storico causava sovraffollamento, senza portare benefici reali alla popolazione locale. Oggi, solo due navi da crociera possono attraccare al giorno, e i passeggeri devono rimanere in città per almeno otto ore, incentivandoli a esplorare anche le aree meno battute.
Gli orari di arrivo e partenza sono stati scaglionati per migliorare la circolazione dei visitatori, mentre è stata introdotta una tassa di un euro a passeggero, destinata al mantenimento delle infrastrutture urbane.
Dubrovnik ha inoltre deciso di rendere più difficile la conversione di immobili in affitti a breve termine, vietando nuove trasformazioni all’interno della Città Vecchia e nei grandi condomini, dove il continuo via vai turistico compromette la qualità della vita dei residenti. Per riportare equilibrio, il Comune ha anche iniziato ad acquistare appartamenti da destinare a famiglie locali, con contratti di locazione a lungo termine.