E adesso Lookman che fine fa? L’Atalanta non lo ha venduto, lui ha due opzioni

  • Postato il 2 settembre 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Ora per Lookman la strada è in salita. In generale. Perché l’esterno è rimasto a Bergamo e si trova di fronte a un bivio, anche per non perdere la Nazionale nigeriana e quella convocazione per la Coppa d’Africa che rischia a questo punto di saltare. Il bivio: ricucire dopo il (secondo, in due anni) strappo con l’Atalanta? O sperare nella chiamata di uno dei paesi in cui il mercato è ancora aperto? Le prospettive sono complicate, perché i paesi facoltosi, che possono spendere ancora molto, sono di fatto solo tre: l’Arabia Saudita, la Turchia e la Russia. Con scadenze all’11 settembre per la prima, al 12 per la seconda e la terza. Poco tempo, tanti ostacoli.

Addio…
La richiesta dell’Atalanta non è inferiore a quanto già voleva qualche settimana fa, quando si era fatta avanti l’Inter: servono 50 milioni per cedere l’esterno, non uno di meno. E soprattutto nessun prestito verrà valutato, a meno che non sia modulato con un obbligo di riscatto senza alcuna condizione. Cioè certo. La società, da questo punto di vista, è irremovibile, ma anche delusa dal comportamento del giocatore di cui, ancora, non ha chiaro il futuro. Anzi. Nelle ultime ore erano circolate delle voci circa un interessamento del Galatasaray. Interessamento, non trattativa. E da qui si deve partire per capire se effettivamente i turchi avranno la forza economica (tantissime le spese, quella più onerosa è stata Osimhen per 75 acquistato dal Napoli) per portare avanti un discorso di questo tipo.

… o scuse
L’altra strada è invece, forse, ancora più complicata. Chiedere scusa all’Atalanta (e non si parla solo di società o compagni, ma dei tifosi che hanno manifestato anche di recente con degli striscioni davanti a Zingonia il disappunto per il comportamento di inizio agosto) e provare a ripartire con Juric in panchina. Al momento, Lookman si sta allenando a parte, perché deve recuperare da un infortunio che si trascina dietro dalla scorsa stagione: per questo, l’unica azione disciplinare è la multa per non essersi presentato a Zingonia come da programmi a inizio agosto. Ma non può chiedere, Lookman, un reintegro per vie legali, visto che formalmente deve ancora seguire una tabella di lavoro personalizzata. Serviranno, insomma, delle scuse: un confronto faccia a faccia e delle parole che possano mettere fine alla vicenda.

Almeno fino alla prossima sessione di mercato, quando magari la separazione avverrà in maniera meno traumatica. E senza un terzo tentativo così forte di lasciare una città e un club con cui, finora, l’esterno ha vissuto i migliori successi sportivi della sua carriera.

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Il Fatto Quotidiano

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