È la dopamina a indurre l’estinzione della paura nel cervello, lo studio del Mit
- Postato il 29 aprile 2025
- Scienza
- Di Il Fatto Quotidiano
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È il rilascio di dopamina in uno specifico circuito del cervello a segnalare quando si può cancellare una paura perché il pericolo è cessato. Il meccanismo, scoperto nei topi, potrebbe diventare il bersaglio di nuove terapie contro l’ansia e il disturbo da stress post-traumatico come indica uno studio del Massachusetts Institute of Technology pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle scienze americana (Pnas). “La dopamina è essenziale per avviare l’estinzione della paura” spiega il neuroscienziato Michele Pignatelli, tra gli autori dello studio sui meccanismi mentali collegati alla paura. È così che il neurotrasmettitore, definito anche l’ormone della felicità, regola secondo gli scienziati anche questo stato emotivo negativo.
Il circuito cerebrale coinvolto si colloca nell’area tegmentale ventrale (VTA), la regione posta alla base del cervello e preposta alla codifica delle esperienze “esemplari”, quelle che cioè devono “esserci da lezione”. I meccanismi di funzionamento sono stati testati sui topi: quando il topo imparava che un luogo era pericoloso – perché in quel punto era sottoposto a piccole scariche elettriche sulle zampe -, i neuroni collocati nella parte anteriore e a sinistra e destra dell’area tegmentale ventrale inviavano dopamina ai neuroni posti nella parte anteriore dell’amigdala basolaterale (BLA) che esprimono il gene Rspo2. Ma quello che ancora non si sapeva – e che lo studio disvela – è che sempre nell’amigdala basolaterale avviene il processo inverso: cioè l’apprendimento di estinzione della paura.
Quando il topo imparava che un luogo non era più pericoloso – perché in quel punto le scosse non si ripetevano – i neuroni della parte centrale e posteriore dell’area tegmentale inviavano dopamina ai neuroni del gene Ppp1r1b, incaricati di codificare la sensazione di ricompensa e sollievo e situati nella parte posteriore dell’amigdala basolaterale. I neuroni Ppp1r1b sopprimono così l’attività delle cellule Rspo2+ (legate alla paura iniziale) attraverso un meccanismo che creerebbe un nuovo ricordo di estinzione della paura, utile a superare il terrore originale. La dopamina, rivela lo studio, sembra agire così in modi differenziali su “distinte sottopopolazioni di BLA” e il processo di estinzione della paura seguirebbe ad un preliminare processo di formazione di una nuova memoria capace di sopprimere la memoria della paura originale. L’estinzione della paura sarebbe dunque controllata bidirezionalmente dall’attività dopaminergica attraverso distinti pattern neuronali legati all’amigdala basolaterale.
“Abbiamo scoperto che la dopamina attiva specifici neuroni dell’amigdala legati alla ricompensa, che a loro volta stimolano l’estinzione della paura”, ha chiarito il ricercatore Xiangyu Zhang, aggiungendo: “disimparare la paura non significa solo reprimerla, ma è un processo di apprendimento positivo alimentato dal meccanismo di ricompensa del cervello”. Una scoperta importante, dove la comprensione del funzionamento di circuiti neurali e neuromodulatori potrebbe aprire “nuove strade per la comprensione e il potenziale trattamento” di molti disturbi mentali legati all’ansia e alla paura, come il disturbo da stress post-traumatico.
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