È morta Sophie Kinsella, la donna che con i suoi libri ci ha insegnato a ridere dei nostri disastri

  • Postato il 10 dicembre 2025
  • Di Panorama
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La notizia è arrivata come arrivano quelle che non vorremmo mai leggere: improvvisa, anche se temuta. È morta Sophie Kinsella, la scrittrice che ha trasformato le fragilità quotidiane in un linguaggio universale, leggero solo in apparenza, capace di parlare al cuore di milioni di lettrici in tutto il mondo. Aveva 55 anni. Combatteva da tempo contro una malattia che non ha mai spento la sua voglia di raccontare, di sorridere, di stare dentro la vita fino in fondo.

Con lei se ne va un pezzo fondamentale della letteratura pop contemporanea. Quella che non pretende di essere alta, ma che arriva altissimo, perché entra nelle borse, nei comodini, nei treni affollati, nelle notti insonni. Dentro le vite vere.

Becky Bloomwood e l’arte di essere imperfette

Con la saga di I Love Shopping, Sophie Kinsella ha creato una delle protagoniste più iconiche degli ultimi trent’anni: Becky Bloomwood. Caotica, impulsiva, disastrosa con i conti e teneramente incapace di mettere ordine nei sentimenti. Una eroina al contrario, senza superpoteri, tutta inciampi e tentativi. Proprio per questo amatissima.

Becky non era un modello. Era uno specchio. E in quello specchio si sono riconosciute generazioni intere di donne che provavano a restare in equilibrio tra lavoro, amore, aspirazioni e insicurezze. Kinsella ha avuto il coraggio – e la genialità – di dire che si può essere sbagliate e degne d’amore allo stesso tempo.

La leggerezza come forma altissima di intelligenza

Per anni la critica ha liquidato la sua scrittura come “chick-lit”, etichetta comoda, spesso usata con sufficienza. Eppure dietro quelle trame apparentemente semplici si muovevano temi profondi: il rapporto con il denaro, l’identità, la solitudine, l’ambizione, la paura di non essere abbastanza.

Sophie Kinsella ha dimostrato che la leggerezza non è superficialità, ma una forma sofisticata di intelligenza emotiva. Ha raccontato l’ansia senza far piangere, l’amore senza far arrossire, il fallimento senza far vergognare. Una magia rara.

Una scrittrice che non ha mai smesso di parlare alle sue lettrici

Negli ultimi anni, anche mentre la malattia entrava nella sua vita, Kinsella non ha mai smesso di scrivere. Con discrezione, senza clamore, come ha sempre fatto. Perché prima di essere un personaggio era una narratrice autentica, una donna innamorata delle storie.

I suoi libri hanno venduto decine di milioni di copie, sono stati tradotti in tutto il mondo, hanno ispirato film, adattamenti, mode, linguaggi. Ma soprattutto hanno accompagnato momenti reali: viaggi, separazioni, ripartenze, malinconie, innamoramenti.

L’addio che lascia un vuoto gentile

Oggi non se ne va solo una bestseller author. Oggi se ne va una presenza costante, un’abitudine emotiva, un conforto silenzioso. Una voce che per molte è stata amica, complice, rifugio.

Sophie Kinsella ci ha insegnato che si può inciampare con stile, sbagliare con grazia, ricominciare con ironia. Ci ha insegnato che la vita non è mai perfettamente in ordine, e va benissimo così.

Autore
Panorama

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