È morto Pippo Baudo. Littizzetto, Ventura, Parietti, Lo Russo: il cordoglio sui social
- Postato il 17 agosto 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Se ne va un pezzo fondamentale della cultura popolare italiana. Ieri, sabato 16 agosto 2025, all’età di 89 anni, si è spento Pippo Baudo, colonna portante della televisione pubblica, simbolo del varietà e conduttore capace di attraversare oltre mezzo secolo di storia del Paese con grazia, intelligenza e passione.
Volto leggendario della RAI, Baudo ha guidato ben tredici edizioni del Festival di Sanremo, ideato e condotto programmi storici come Domenica In, Fantastico, Serata d’onore e Novecento, trasformandoli in palcoscenici di lancio per decine di artisti oggi amatissimi.
La passione per la Juventus
Originario di Militello in Val di Catania, Baudo ha però sempre coltivato anche un’altra grande passione: lo sport, e in particolare il calcio. Il suo cuore – come raccontava spesso con ironia – era diviso tra il Catania (51%) e la Juventus (49%), ricordando come il tifo per i bianconeri nacque per sfida verso un compagno di scuola granata.
«Noi meridionali siamo quasi tutti juventini», diceva scherzando, ma con affetto.
Amava Alessandro Del Piero, che definì “un grande campione, ragazzo educato”, e non mancava di esprimere critiche pungenti quando lo riteneva necessario. Nel 2021 criticò duramente Andrea Agnelli, accusandolo di “scarsa passione e competenza”, e non risparmiò neppure Cristiano Ronaldo, definito addirittura “il punto debole della Juve” per il rischio di oscurare Paulo Dybala.
Il ricordo degli artisti torinesi
Tra i primi messaggi, quello commosso di Luciana Littizzetto, che ha voluto dedicargli un pensiero speciale su X:
“Ti bacio di nuovo, Pippo, uomo gentile. Hai aperto strade, sei stato generoso, attento, audace e prudente. Un meraviglioso attivatore di leggerezza. Grazie”.
Simona Ventura, da sempre profondamente legata a lui, scrive:
“Sei stato il mio MAESTRO non ti dimenticherò mai!!! Buon viaggio Pippo”.
E poi Alba Parietti, che con Baudo condivise il palco dell’Ariston nel 1992:
“Il maestro di tutti: duro, esigente, ma capace di dare enormi possibilità. Io ti sarò sempre grata, nel bene e nel male, per avermi voluta, per avermi anche combattuta, ma soprattutto per avermi insegnato tanto”.
“Mi dispiace, Pippo. Mi dispiace sinceramente. Mi dispiace non esserci, perché so che tutti avrebbero voluto celebrarti. Sono attonita e disorientata – conclude –. Sei stato uno di quei padri difficili e straordinari, di cui però sarà impossibile fare a meno. Una montagna impossibile da scalare. Ciao Pippo, buon viaggio. Mancherai a questa televisione, ai telespettatori, e tanto anche a tutti noi che l’abbiamo fatta e che ti dobbiamo dire grazie”.
Anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha espresso il cordoglio della città:
“Con la sua scomparsa perdiamo un protagonista della nostra storia collettiva, che ci ha fatto sognare scoprendo talenti e unendo il Paese davanti allo schermo. Grazie Pippo, resterai per sempre nella memoria culturale italiana”.
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