“È solo questione di tempo prima che molte persone muoiano, la situazione è pericolosa”: l’allarme nella denuncia di un controllore di volo Usa

“La situazione è stata, è e continua ad essere pericolosa, ed è solo questione di tempo prima che molte persone muoiano”. Sono le parole drammatiche contenute in un “rapporto interno sulla sicurezza” consegnato da un controllore di volo statunitense lunedì 5 maggio. La denuncia è scattata dopo che l’ennesimo blocco strumentale al centro radar che copre l’aeroporto di Newark (uno dei tre principali scali di New York) ha causato un avvicinamento eccessivo tra due jet privati in volo. Come riporta il Corriere della Sera, che cita la lettura di numerosi documenti ufficiali e anonimi, questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di malfunzionamenti e criticità che da mesi affliggono il controllo del traffico aereo su Newark, Una situazione attestata dai “rapporti interni sulla sicurezza” (alcuni dei quali depositati anonimamente presso il database della NASA), le registrazioni audio del traffico aereo e iai tracciati dei voli . “L’attrezzatura radar e quella per le comunicazioni risultano pericolose da usare o sono inutilizzabili”, prosegue la denuncia del controllore, che sottolinea anche come “la quantità di stress a cui siamo sottoposti è insostenibile”.

Il caos al “Tracon” di Filadelfia
Al centro del problema c’è il “Tracon” (Terminal Radar Approach Control) di Filadelfia. Questo centro di controllo d’area ha assunto nel luglio 2024 anche la responsabilità dell’area attorno al Newark Liberty International Airport, una decisione presa dalla Federal Aviation Administration (FAA) per far fronte alla grave carenza di controllori di volo certificati (attualmente 10.700, ma ne mancherebbero 3.000 in tutto il Paese). Questo trasferimento ha spostato una ventina di professionisti da Long Island (dove si trova il centro radar che continua a gestire JFK e LaGuardia) a Filadelfia. È proprio da quel momento, segnalano le organizzazioni di categoria, che le criticità sullo scalo del New Jersey, fondamentale per l’area metropolitana di New York, si sarebbero aggravate. Il Tracon di Filadelfia è stato interessato da due blackout totali, il 28 aprile e il 9 maggio, entrambi durati circa un minuto e mezzo, che si aggiungono a mesi di segnalazioni di malfunzionamenti.

La lunga scia di incidenti sfiorati e denunce inascoltate
Le denunce, come ricostruito dal Corriere della Sera sulla base di questi documenti, non sono isolate. Già nell’agosto 2024, la separazione fisica dei team di controllo per gli scali newyorkesi aveva rischiato di provocare il disastro. A causa di guasti simultanei, i centri di Filadelfia (per Newark) e Long Island (per JFK/LaGuardia) instradarono autonomamente diversi velivoli sulla stessa rotta per evitare aree temporalesche. Il risultato fu una convergenza di aerei “ad alta velocità alla stessa altitudine”, come si legge in un rapporto. La collisione fu evitata per un soffio: “Il coordinamento non è avvenuto poiché i controllori dei tre aeroporti […] non lavorano più nella stessa stanza,” denunciava il report, definendo la situazione “incredibilmente pericolosa. Il fatto che non ci sia stata una collisione in volo catastrofica è solo una questione di fortuna”.

I problemi persistettero, raggiungendo un picco nel novembre 2024. Un controllore del settore partenze di Newark raccontò in una segnalazione anonima: “Abbiamo avuto un’interruzione totale delle frequenze in tutto il settore. Non avevamo nemmeno la frequenza d’emergenza e le cuffie di emergenza erano fuori uso”. La situazione era così critica che i controllori furono costretti a “contattare altri centri di controllo per raggiungere i nostri aerei tramite la frequenza d’emergenza” di quegli altri centri. Quindi l’appello ai superiori: “Scoprite qual è il problema e risolvetelo. Non è la prima volta che abbiamo problemi di frequenza ultimamente”.

Le autorità competenti sono al corrente della situazione, ma i controllori di volo di Newark e Filadelfia continuano a lanciare l’allarme, temendo che la “fortuna” che finora ha evitato il disastro possa, prima o poi, esaurirsi.

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