Ecco Darius Thompson: Pozzecco ha il suo play "passaportato". Ma attende ancora Gallinari
- Postato il 7 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Alla fine il gran giorno è arrivato: dopo averla inseguita per anni, Darius Thompson è riuscito ad acchiappare una maglia azzurra. Anzi, a voler essere pignoli per ora è… verde, il colore della divisa d’allenamento della nazionale italiana, intenta a preparare con cura di ogni dettaglio l’appuntamento con EuroBasket 2025. Tanti sorrisi e una voglia matta di cominciare a lavorare: il passato è alle spalle e il neo acquisto del Valencia (che il prossimo anno disputerà l’Eurolega) è pronto a rispondere sul campo con le armi di cui dispone (estro e fantasia).
- Thompson, un piano B che l'Italia vuol far diventare il piano A
- Le prime parole: "Felice di essere qui". Ora manca solo il Gallo
- Scariolo elogia Pozzecco, che riceve la visita di Tanjevic
Thompson, un piano B che l’Italia vuol far diventare il piano A
Vale la pena ricordare che la vetrina sarebbe dovuta restare ancora invisa a Thompson, dal momento che la prima scelta della FIP in tema di passaportati (cioè giocatori nati e cresciuti in altri Paesi, ma che per motivi di parentela hanno ottenuto la cittadinanza italiana e di seguito anche la possibilità di giocare con la nazionale) rimandava a Donte DiVincenzo.
Che ha fatto un video spiegando che lui a EuroBasket non poteva essere presente, complice una ricaduta del problema all’alluce destro nel quale era incappato a gennaio. Nessun certificato medico, solo un messaggio “sulla fiducia”, come spiegato dal presidente Petrucci.
Musica per le orecchie di Thompson, che ha raggiunto i nuovi compagni di nazionale a Trieste, dove stanno proseguendo il lavoro una volta conclusa la prima parte a Folgaria (con relativa Trentino Cup vinta a mani basse contro Islanda e Senegal) e dove sabato sera alle 20 sfideranno la Lettonia di coach Luca Banchi, autentica rivelazione delle ultime competizioni internazionali alle quali ha preso parte (e mina vagante annunciata anche a EuroBakset 2025).
Le prime parole: “Felice di essere qui”. Ora manca solo il Gallo
Thompson s’è mostrato di buon umore, subito ben disposto a mettersi al servizio di Pozzecco e della squadra. “Sono davvero contento di essere qui”, ha affermato il play nato a Murfreesboro, nel Tennessee. “Ho dato un’occhiata ad alcune partite della nazionale e ho potuto constatare che esiste davvero un bel gruppo. Sono carico e non vedo l’ora di scendere in campo e cominciare il lavoro”. Proposito che Darius esaudirà nella mattinata di venerdì, quando svolgerà la prima seduta agli ordini di Pozzecco.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/Italbasket/status/1953511274114892042" profile_id="Italbasket" tweet_id="1953511274114892042"/]Che a questo punto, sulla via che conduce alla rassegna di fine mese, attende soltanto una pedina: Danilo Gallinari si trova ancora a Porto Rico, impegnato stanotte in gara 3 della serie di finale della BSN (Vaqueros e Leones sono sull’1-1: nella migliore delle ipotesi si andrà a gara 5, in programma nella notte italiana tra l’11 e il 12 agosto).
Gallinari che stanotte avrà un nuovo compagno di squadra: è Rayjon Tucker, sostituto dell’infortunato Chris Duarte, che è sbarcato direttamente dall’Europa dopo che fino a poche settimane fa giocava all’AEK Atene (e prima ancora alla Virtus). Miracoli del mercato sempre aperto.
Scariolo elogia Pozzecco, che riceve la visita di Tanjevic
Intanto in vista di EuroBasket 2025 ha parlato anche Sergio Scariolo, tecnico della Spagna che sfiderà gli azzurri martedì 2 settembre alle 20,30. “L’Italia è una squadra che ha il giusto equilibrio fra veterani di alto livello e giovani dall’avvenire e dal futuro luminoso. Il girone sarà molto impegnativo, è difficile pensare anche chi potrebbe restare fuori: solo la Grecia sembra fuori portata, quindi bisognerà prestare la massima attenzione, perché qualificarsi per la fase finale di Riga sarà già un’impresa”.
Dal tecnico ex Virtus (e futuro coach del Real Madrid) elogi sperticati anche per Gianmarco Pozzecco: “Con lui anche andare a bere un caffè diventa un’esperienza piacevole, almeno due ore di confronto e risate. Siamo entrambe persone capaci di sdrammatizzare, ma lui ormai lo considero alla stregua di un veterano e i consigli nascono dallo scambio reciproco di esperienze”.
Intanto oggi ha Trieste a far visita agli azzurri è passato anche Bogdan Tanjevic, il tecnico che nel 1999 condusse l’Italia di Myers e Fucka alla conquista dell’ultimo titolo europeo (peraltro escludendo dalle convocazioni proprio Pozzecco, che quell’anno aveva vinto lo scudetto a Varese). Che sia di buon auspicio per la prossima campagna continentale…
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