Edifici e infrastrutture da riqualificare: il maxi piano di riarmo tedesco rischia ritardi e costi oltre i 500 miliardi
- Postato il 8 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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L’esercito tedesco deve dotarsi di più soldati, carri armati, aerei, elicotteri e munizioni, come vuole il gigantesco piano di riarmo potenziato dal nuovo esecutivo Merz. Ma per accogliere tutto sono necessari caserme, hangar e magazzini. Le forze armate fruiscono effettivamente di qualcosa come 35.000 edifici e 1.500 aree per esercitazioni e movimentazione mezzi. Ma solo una piccola parte è idonea all’impiego con nuovi sistemi d’arma e per dare alloggio a più reclute. Sono stati già compiuti sforzi per modernizzare ed espandere le infrastrutture militari e la spesa per gli investimenti in costruzioni è aumentata costantemente, tanto che nel 2024 è salita a circa 1,6 miliardi di euro. Lo stesso Ministero della Difesa stima però che il fabbisogno totale di investimenti da qui al 2040 supererà i 67 miliardi.
Secondo il Rapporto sulle infrastrutture nella fase di svolta 2024, presentato al Parlamento il 6 giugno di quest’anno, le forze armate hanno ben circa 8.000 progetti da realizzare il più rapidamente possibile in uno sforzo congiunto con il Governo federale e i Länder. Il ministro della Difesa Boris Pistorius cerca di migliorare la cooperazione coi quest’ultimi e in luglio vuole presentare una legge per semplificare le procedure di approvazione delle opere edilizie destinate alle forze armate. I piani prevedono un volume di costruzioni fino a 1,7 miliardi di euro nel 2025, con l’obiettivo di un incremento annuale del volume dei progetti dal 10% al 20%.
Per il Commissario parlamentare per le Forze Armate Henning Otte (CDU) però si stanno comunque accumulando ritardi. Oltre a moderne caserme, le Bundeswehr hanno infatti necessità anche di numerosi edifici per ospitare le grandi attrezzature di più recente acquisizione. Ad esempio, il nuovo elicottero da trasporto pesante Chinook è più grande del suo predecessore e richiede quindi hangar più ampi. Sono gli americani poi a definire gli standard di sicurezza per il nuovo caccia F-35 e l’asticella è alta. I primi dovrebbero arrivare in Germania nel 2027 e per quella data la pista e gli hangar della base aerea di Büchel, nella regione dell’Eifel, dovranno essere già operativi. È un obbligo Nato legato alla condivisione nucleare e la capacità di deterrenza dell’Alleanza Atlantica. A Büchel le bombe atomiche statunitensi dovranno essere conservate nelle profondità del sottosuolo. Nel 2024 si stimava che l’infrastruttura sarebbe costata fino a 1,2 miliardi di euro, ma secondo gli ultimi calcoli potrebbero aumentare e arrivare a circa 2 miliardi. È uno dei cantieri più complessi e più grande che le forze armate tedesche abbiano mai avuto e dovrà essere completato entro il novembre 2026. Per consentire l’impiego del nuovo velivolo da pattugliamento marittimo P-8A Poseidon nella stazione aeronavale Nordholz sono poi previsti investimenti per altri 230 milioni di euro.
Gli spazi per una formazione funzionale e moderna dei soldati sono tuttavia altrettanto essenziali, almeno il 30% va ancora rimesso a posto. L’esercito ha poi circa 1.400 edifici commerciali e di supporto e 3.100 ricettivi. Rimettere tutto veramente in sesto per rendere attrattiva la carriera militare si delinea un compito mastodontico. Anche se il Ministero indica che circa il 60% degli edifici, in considerazione di misure già adottate, siano già in condizioni strutturali da buone a molto buone, almeno il 40% ha bisogno di interventi. Per la caserma al feldmaresciallo Rommel ad Augustdorf, ad esempio, sono necessari circa 130 milioni di euro fino al 2030. Altri 680 milioni sono previsti per la scuola tecnica dell’esercito ad Aquisgrana. Nonostante il Ministero riporti che il 70% dei circa 3.300 immobili per uffici sia in condizioni più che adeguate, degli oltre 440 impianti sportivi almeno il 35% va ristrutturato.
Le condizioni delle caserme e l’esplosione dei costi dei cantieri dimostrano che non basteranno nuovi arsenali e più truppe per rendere le forze armate tedesche all’altezza di quanto programmato. La sfida è anche nelle infrastrutture moderne e al passo coi tempi. La sola elettrificazione del parco veicolare impegna 355 milioni per stazioni di ricarica.
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