Elezioni regionali, il “campo largo” festeggia: la sfida decisiva si sposta in Toscana

  • Postato il 11 ottobre 2025
  • Di Panorama
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Dopo la doppia batosta nelle elezioni regionali svoltesi nelle Marche e in Calabria, per il cosiddetto “campo largo” ci sarà finalmente un po’ di sollievo. Il 12 e 13 ottobre, infatti, sarà il turno della Toscana, da sempre un vero e proprio “fortino rosso”.

Il governatore uscente del Pd Eugenio Giani, sostenuto anche da Avs, M5S, sembra infatti veleggiare verso una più che scontata rielezione, con i sondaggi più recenti che lo danno ben oltre al 50% delle preferenze, contro il circa 40% del rivale Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra.

Nessuna sorpresa in vista, dunque, con l’ennesima riconferma della sinistra alla guida della regione (mai governata dal centrodestra). Sarà forse per questo che la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein tornerà in Toscana per dare il suo sostegno aGiani.

L’appuntamento è per l’evento conclusivo della campagna elettorale, che vedrà il governatore uscente sul palco del Teatro Cartiere Carrara di Firenze giovedì 9 Ottobre, una passerella con cui dimenticare le sonore sconfitte patite nelle Marche e in Calabria, dove invece la partita avrebbe dovuto essere aperta.

Le prossime elezioni

La tornata di elezioni regionali proseguirà poi in novembre, più precisamente il 23 e 24, quando andranno al voto per il rinnovo della giunta regionale i cittadini di Puglia, Veneto e Campania. Anche qui, come in Toscana, dovrebbe esserci poco spazio per sorprese.

Gli ultimi sondaggi regionali delineano un quadro piuttosto consolidato. In Campania, il centrosinistra sembra essere avanti con un margine significativo, con Roberto Fico (europarlamentare M5S) che molto probabilmente succederà al non più candidabile Vincenzo De Luca (Pd).

In Puglia, la coalizione di centrosinistra mantiene un vantaggio, mentre il centrodestra rimane indietro complice lunghe indecisioni sul candidato da presentare. Il Veneto resta saldamente orientato a destra: il blocco di centrodestra viaggia tra il 55 e il 60%, con l’area progressista attorno al 35–38%. Tradotto: è altamente probabile la riconferma del centrosinistra in Campania e Puglia, mentre in Veneto il centrodestra appare inamovibile.

Il governo ha ufficializzato solo nei giorni scorsi i candidati nelle altre due regioni. In Veneto sarà Alberto Stefani (Lega), a raccogliere l’eredità del presidente uscente Luca Zaia, non più ricandidabile. Altri profili che erano stati ventilati nelle scorse settimane erano Mario Conte (sindaco di Treviso) e alcuni membri di Fratelli d’Italia come Raffaele Speranzon e Luca De Carlo.

In Campania, confermate le voci che indicavano Edmondo Cirielli (FdI), viceministro agli Esteri, come candidato del centrodestra. Tuttavia, permangono tensioni tra i partiti della coalizione: qualche fonte cita anche il prefetto Michele Di Bari come alternativa “istituzionale” in caso di compromesso. In Puglia, sarà invece un candidato civico a rappresentare il centrodestra: l’imprenditore Luigi Lobuono, ex presidente della Fiera del levante .

Autore
Panorama

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